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Nel 2019 la trasformazione digitale è stata una delle principali iniziative strategiche sviluppate dalle aziende. È quanto è emerso dalla Digital Business Transformation Survey condotta da The Innovation Group tra gennaio e febbraio 2020 e basata su un campione di 145 LoB manager e 39 IT manager.
In modo particolare, l’interesse per le attività di trasformazione digitale è stato espresso dal 30% del campione, preceduto dalla volontà di:
Analizzando i risultati per dimensione aziendale, emerge che, nel 2019, la digital transformation è stata un obiettivo strategico soprattutto per le aziende di piccole dimensioni (con meno di 99 dipendenti), indicato dal 42% del campione contro il 21% rilevato nelle grandi (più di 2500 dipendenti). Probabilmente il trend è dovuto al fatto che le grandi aziende, a differenza delle piccole, essendo ad uno stadio avanzato del proprio percorso di trasformazione digitale, concentrano la propria attenzione principalmente su altri obiettivi di business.
Per quanto riguarda i settori coinvolti, l’analisi rileva come, nel 2019, il settore pubblico (No profit, Istruzione/Ricerca e Salute) si sia mostrato ancora poco interessato alle attività di trasformazione digitale (4,7%), a differenza degli ambiti Finance e ICT, i più virtuosi, riportando rispettivamente il 26% e 21% delle risposte totali.
Cosa spinge la Digital Transformation in azienda
Con riferimento agli obiettivi che l’azienda intende raggiungere attraverso strategie e progetti di Digital Transformation, per i LoB Manager è emerso che i principali sono:
Ancora pochi, invece, i casi in cui la trasformazione digitale viene considerata come un elemento di differenziazione dai propri competitor (20%) mentre una scarsa attenzione viene dedicata al reskill delle competenze che figura come l’ultimo obiettivo da raggiungere (11%).
In particolare, la crescita del business è un obiettivo che si propongono di raggiungere soprattutto le aziende di piccole dimensioni con meno di 99 dipendenti (58,3%) operanti nell’ambito dei servizi (sia alle aziende sia professionali) (19%). A spingere, invece, sull’innovazione sono, oltre alle aziende di piccole dimensioni (51%), quelle operanti nell’ambito dell’ICT (26%) e della Finanza (16%). Infine, la possibilità di promuovere una maggiore efficienza/riduzione dei costi è una priorità per la metà delle aziende di piccole dimensioni (meno di 99 dipendenti) operanti soprattutto nell’ambito dei Servizi (21,6%).
Lo scenario cambia se si analizza la posizione degli IT Manager secondo cui il principale obiettivo dello sviluppo di iniziative di trasformazione digitale è la promozione di attività innovative in azienda (62%), seguita dalla possibilità di efficientare i processi aziendali e ridurre i costi operativi (62%) oltre che di far crescere il business (48%).
Sia per i LoB che per gli IT Manager, dunque, la trasformazione digitale in azienda viene associata alla possibilità di ottenere gli stessi obiettivi strategici anche se con modalità e misure differenti a seconda del contesto di riferimento. È importante, inoltre, evidenziare che per gli IT Manager, come per i LoB, si presta poca attenzione all’opportunità di trasformare e digitalizzare i processi aziendali per promuovere un reskill delle competenze (obiettivo che anche nel caso degli IT manager figura tra gli ultimi indicati riportando il 14% delle risposte). La problematica, pur emergendo in modo uniforme a seconda del settore e della dimensione aziendale, viene avvertita in modo particolare nel settore della Pubblica Amministrazione.
Infine, la componente innovativa delle strategie di trasformazione digitale emerge soprattutto nel campione Finance (32%), ICT (26%) e Servizi (21%). Lo stesso trend viene rilevato per le aziende che hanno indicato tra i principali obiettivi da raggiungere una maggiore efficienza/riduzione dei costi operativi e la crescita del business: anche in questi casi si tratta di principalmente di aziende operanti negli ambiti Finance (40%) e ICT (35%).
Per il 2020 si rilevano, tuttavia, diverse incognite. Alla luce dell’attuale scenario economico e delle inevitabili ripercussioni causate dalla diffusione del coronavirus lo scenario appena delineato potrà ritenersi ancora valido?