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Sfide e opportunità dell’Artificial Intelligence: uno sguardo d’insieme

L’edizione 2018 dell’AI TECH CONFERENCE, organizzata da The Innovation Group, si è sviluppata attorno alle potenzialità e ai rischi legati all’Intelligenza Artificiale. Durante l’evento si è discusso dei nuovi modelli di business intelligence e delle problematiche, all’interno delle aziende e nella società, che stanno causando.

Il 5 luglio The Innovation Group ha organizzato l’AI TECH CONFERENCE, evento volto a creare un solido dibattito sul tema dell’intelligenza artificiale e a fornire una panoramica completa sui continui cambiamenti che sta provocando.

Attraverso le diverse sessioni plenarie e roundtable che hanno animato la giornata, si è cercato di affrontare le mille “sfaccettature” delle tecnologie AI, delineando una roadmap per affrontare al meglio le numerose trasformazioni in ambito enterprise, nonché le nuove questioni etiche e sociali che pone.

Nell’introduzione iniziale Ezio Viola, AD The Innovation Group, ha ricordato come l’intelligenza artificiale sia un trend in continua crescita, utilizzato soprattutto nei processi di analisi finanziarie (44%) e di prodotto, qualità e manutenzione (41%); gli speaker, esponenti di alcune delle più importanti realtà aziendali operanti nel panorama nazionale e internazionale (Sky, Oracle EMEA, A2A, Candy, Pirelli e Google, tra gli altri) hanno convenuto sul ruolo dell’Intelligenza Artificiale come motore di business: efficienza, analisi predittive e personalizzazione di prodotti e servizi sono le principali opportunità per le imprese, aumentando, così, il proprio vantaggio competitivo e creando strategie di marketing vincenti.  Il problema è, tuttavia, quello di saper gestire i rapidi cambiamenti: saper manipolare e trattare il dato o lasciarsi sopraffare da essi, è questa la sfida che le aziende devono cogliere e cercare di poter vincere.

Non sono mancati, inoltre, interventi di personaggi di rilievo quali Elio Catania, Presidente Confindustria Digitale, che ha ricordato la forte valenza politica dell’intelligenza artificiale, sottolineando l’importanza dello strumento digitale e dell’innovazione non solo nei processi manageriali ma anche nel settore della pubblica amministrazione; e il professore emerito Mario Rasetti, Presidente Fondazione ISI, che ha richiamato l’accezione etica dei cambiamenti che stiamo vivendo: oggi stiamo affrontando una rivoluzione “mista”, sia culturale che industriale, che inevitabilmente porta con sé delle conseguenze morali che non possono essere trascurate. Secondo Rasetti con l’intelligenza artificiale l’uomo non corre dei rischi, perché il cervello umano è in grado di attivare processi che nessuna macchina artificiale è in grado di fare.

Sul punto è tornato anche Cosimo Accoto, Research Affilate MIT: l’introduzione di robot umanoidi pone rilevanti questioni in termini di “democrazia”, “cittadinanza” e “automazione delle istituzioni sociali”.

Alcuni momenti dell’ AI TECH CONFERENCE

 

Personalizzazione ed efficienza grazie all’AI: l’esperienza di A2A

Marco Turchini, Head of Innovation di A2A, ritiene che il più grande cambiamento reso possibile dall’ intelligenza artificiale sia il passaggio da un approccio deterministico a uno predittivo, in grado di prevedere il comportamento dei clienti così da customizzare ogni singolo prodotto e adattarlo ad ogni specifico problema. I due principali obiettivi per A2A sono il miglioramento delle prestazioni in termini di efficienza – risparmio di tempi e riduzione del margine di errore – e di personalizzazione delle esperienze sia per i dipendenti che per i clienti.

 L’ Ai manufacturing di Tenaris

Per Vincenzo Manzoni, Data Science Director di Tenaris, l’obiettivo più importante delle tecnologie AI è quello di integrarsi ai processi svolti dalle persone migliorandone, così, le prestazioni e i risultati, pur rimanendo l’attività umana preferita a quella artificiale per il superiore livello di creatività di cui dispone. L’AI, tuttavia, è in grado di migliorare i processi industriali, soprattutto nelle fasi di sviluppo, integrazione e monitoraggio.

 Il digital engagement del consumatore: la parola a Candy

La testimonianza di Aldo Fumagalli, Presidente Candy, mostra gli impatti dell’AI e della digital trasformation sull’industria delle white appliance e in particolare in una delle aziende leader del settore. Per Candy l’obiettivo è quello di creare dispositivi sempre più smart e interconnessi, cambiando così il rapporto con il consumatore e aumentandone la fidelizzazione. In questo processo sarà necessario avvalersi delle nuove applicazione dell’Internet of Things.

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