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Piattaforme aperte e modelli user centric: è questo il futuro delle banche?

Come stanno evolvendo gli istituti bancari (soprattutto quelli tradizionali) e quali strategie stanno adottando per far fronte alla presenza di attori disruptive e in grado di offrire servizi molto più competitivi? L’introduzione della PSD2 che ha chiesto alle banche di aprire API e dati dei clienti alle società terze ha posto nuovi quesiti e sfide da affrontare per gli attori dell’ecosistema. Se ne parlerà il prossimo 11 aprile durante il webinar “Open Banking: non solo PSD2 ma modello per mettere i bisogni del cliente al centro” organizzato da The Innovation Group nell’ambito del Banking Program 2019.

 

Open Banking priorità negli investimenti ICT delle banche, anche se allo stato attuale solo un numero limitato si trova ad un livello avanzato dei progetti. A dirlo è il nuovo report Abi Lab “Scenario e trend del mercato ICT per il settore bancario” e lo conferma anche la Digital Business Transformation Survey 2019 di The Innovation Group, secondo cui tra gli elementi più presenti nelle strategie digitali aziendali figura la possibilità di poter contare su partner tecnologici affidabili a supporto delle strategie digitali. Tra gli altri elementi che, secondo il report, impatteranno in maniera significativa le attività del settore bancario e finanziario anche il potenziamento dei canali digitali e l’adeguamento delle infrastrutture per gestire i rischi cyber: le nuove iniziative riguarderanno principalmente i servizi di mobile banking, la Customer Experience del cliente (identificazione e possibilità di svolgere operazioni da remoto) e la modernizzazione dei servizi di core banking e delle funzioni di data governance/protection. I nuovi progetti comporteranno inevitabili cambiamenti anche in ambito R&S dove le priorità saranno il potenziamento dell’Intelligenza Artificiale (per migliorare soprattutto l’assistenza virtualechatbot e robo-advisory) e i sistemi evoluti per la personalizzazione delle offerte.

La crescente attenzione al concetto di Open Banking, concretizzata dall’ormai non più recente introduzione della PSD2, ha, da un lato, posto nuove sfide per gli attori dell’ecosistema bancario italiano, e dall’altro, creato le condizioni per una nuova stagione di collaborazione tra gli stakeholder: quali cambiamenti, quindi, hanno dovuto affrontare gli operatori bancari italiani (soprattutto quelli tradizionali)? Quali strategie mettere in atto per competere in un mercato sempre più condiviso con attori disruptive (retail, tech, fintech)? La PSD2 sta cambiando (e continuerà a cambiare) le relazioni tra consumatori e istituti finanziari, ma come stanno reagendo le banche? Il futuro sarà all’insegna di modelli basati su piattaforme aperte e volti ad offrire servizi sempre più integrati e user centric? Si seguirà l’esempio (vincente) della cinese WeChat? Del resto, “Open Banking” significa anche creare partnership tecnologiche e con fintech per sfruttare al meglio le opportunità che potrebbero derivare da modelli di fintegration.

Questi temi saranno affrontati il prossimo 11 aprile nel corso del webinar “Open Banking: non solo PSD2 ma modello per mettere i bisogni del cliente al centro” organizzato da The Innovation Group con il contributo di Carlo Giugovaz, Fintech Influencer, CEO, Supernovae Labs e volto ad analizzare l’evoluzione dell’Open Banking e quali impatti ha creato sul mercato bancario e finanziario, considerato anche l’inizio (avvenuto lo scorso 14 marzo) del periodo di prova (che durerà fino al 14 settembre) in cui gli istituti di credito dovranno rendere disponibili le API agli sviluppatori terzi come previsto, appunto, dalla direttiva europea. Il webinar sarà, inoltre, propedeutico all’evento “Open Banking: sarà questo il futuro del banking e delle banche?”, secondo workshop nell’ambito del Banking Program 2019 che si terrà il prossimo 28 maggio a Milano.

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