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Open Banking: una roadmap per affrontare al meglio le sfide della PSD2

Lo scorso 10 maggio, al Fintech District di Milano, The Innovation Group ha presentato l’Open Banking Conference, secondo appuntamento di diverse iniziative legate al Banking Summit 2018. Nel corso dell’incontro si è discusso di open banking, tecnologia digitale, governance e organizzazione e nuove opportunità di business.

L’edizione 2018 della “Open Banking Conference – PSD2 e la banca come piattaforma aperta”  racconta l’esperienza di esponenti ed esperti del mondo Finance e delle Fintech a partire dai cambiamenti che stanno interessando sempre di più il settore delle banche e dei servizi finanziari.

Durante l’evento si è discusso della PSD2, la direttiva europea entrata in vigore lo scorso 13 gennaio che ha offerto ai consumatori maggiori opportunità di scelta nelle operazioni di pagamento, richiesta prestiti e investimenti, e di come la direttiva possa essere un fattore di innovazione rivolta ai “tradizionali” modelli di banca: promuove infatti il modello della piattaforma aperta, all’interno della quale l’utilizzo di API e dei dati assume un ruolo strategico.

La conferenza si è divisa in tre sessioni plenarie, ciascuna delle quali ha affrontato un aspetto specifico della tematica, arricchendo gli interventi con testimonianze e best practice: Supernovae Labs, SIA, Excellence Consulting, UBI Banca, per citarne solo alcune.

Tra le diverse esperienze oggetto della giornata si menzionano quella di Paolo Zaccardi, CEO Sella Open Fintech Platform, che ha sottolineato l’importanza della relazione con i regulator per attrarre le Fintech e la necessità di utilizzare dati di piattaforma per costruire nuovi servizi; e quella di Giuseppe Marazzotta di ING Bank, che ha presentato due dei loro progetti digitali di successo: PACE (creato per soddisfare i bisogni dei clienti) e il Prestito Arancio Business (prima soluzione di instant lending per PMI in Italia). Aggregatori e PSD2, robo- advice e pagamenti e prestiti istantanei sono i principali trend derivanti dall’innovazione tecnologica in grado di rivoluzionare il settore banking.

In un contesto caratterizzato da sempre più numerose startup virtuose, nate sull’onda della trasformazione digitale, a riportare la propria testimonianza anche UBI Banca e Intesa Sanpaolo, che stanno superando il modo “tradizionale” di fare banca e si stanno dedicando allo sviluppo di una serie di servizi “innovativi” come la creazione di app e di strumenti di engagement avanzato con il cliente.

La parola d’ordine resta d’altra parte “essere compliant”: le banche devono espandere il proprio raggio di azione, competere cercando di monetizzare l’accesso di terzi ai propri sistemi e trasformare il modello operativo verso una piattaforma digitale di nuovi servizi propri e di terzi, restando però allineati e sfruttando al meglio le evoluzioni e le novità a cui la normativa li pone di fronte.

 

FOTO. Alcuni momenti dell’ Open Banking Conference 2018

 

L’offerta del Consorzio CBI in ambito PSD2: la testimonianza di Fabio Sorrentino

Fabio Sorrentino, Responsabile Standard e Architettura del Consorzio CBI, ritiene che la PSD2 avrà un impatto importante sul ruolo tradizionalmente svolto dalle banche che dovranno adeguare di conseguenza i sistemi IT ai requisiti previsti dalla direttiva, cogliendone le nuove opportunità di business, ad esempio in termini di comunicazione con nuovi istituti e offerta di nuovi prodotti e servizi. E’ atteso d’altra parte un significativo incremento dei livelli di investimento richiesti al sistema, un aumento dei rischi operativi e necessità di maggiori controlli antifrode. Per questo il Consorzio ha avviato importanti progetti, tra i quali merita di essere menzionato il piano strategico CBI, con cui sono stati analizzati gli impatti economici e tecnico – operativi derivanti dall’adozione della PSD2, così da cogliere le opportunità di business abilitate dal nuovo scenario competitivo e la realizzazione di una soluzione tecnologica cooperativa (“Gateway PSD2 CBI” ) in grado di rendere più efficienti gli investimenti dei soggetti aderenti mediante la centralizzazione di servizi comuni.

 

Nexi:  grazie alla PSD2 sarà possibile un nuovo ecosistema di business

“Grazie alla PSD2 verrà creato un nuovo ecosistema di business, ma le sfide da superare sono ancora numerose”, così esordisce Gianluca Finistauri, Head of Digital Corporate Banking di Nexi.

Infatti, le banche, per conformarsi alla normativa, dovranno essere in grado di gestire numerosi aspetti (monitoraggio continuo dell’evoluzione della normativa, adozione della strong authentication, condivisione dati con terze parti, disintermediazione nelle interazioni digitali, maggiore competizione sui servizi bancari), ma Finistauri ritiene che le opportunità saranno di gran lunga maggiori (ridurre i costi, aumentare la competitività, gestire Instant Payments).

Nexi realizzerà, inoltre, il suo modello di Open Banking proprio attraverso il Gateway di Sistema di CBI che renderà più efficaci alcune attività e genererà benefici sia per le banche che per l’utente finale, semplificando, così, l’operatività della banca e offrendo al tempo stesso ampia libertà di personalizzazione delle soluzioni finali.

 

Il modello della banca piattaforma per Excellence Consulting

Per Maurizio Primanni, invece, President & Founder di Excellence Consulting, uno dei maggiori benefici derivanti da una vera e propria trasformazione digitale delle banche potrebbe essere quello dell’adozione del modello di “banca piattaforma” – alla base di tutti i casi di successo della new economy e sempre più apprezzato dai mercati finanziari – che aumenterebbe la competitività della banca e creerebbe una customer experience più distintiva per il cliente. Tuttavia, resta il problema della mancanza di un approccio reattivo ai nuovi stimoli da parte del mercato del lavoro italiano.

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