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Digital Italy Summit 2018. L’anno del grande Reset

The Innovation Group ha organizzato la terza edizione del Digital Italy Summit, svoltosi dal 26 al 28 novembre presso la Sala della Promoteca in Campidoglio e al Centro Congressi Roma Eventi. All’evento, come di consueto, hanno partecipato esponenti di rilievo della Pubblica Amministrazione, del mondo accademico nonché delle principali aziende ICT, per fornire una visione completa sugli impatti trasformativi del digitale.

Dal 26 al 28 novembre si è tenuta a Roma la terza edizione del Digital Italy Summit, evento dedicato ai temi della trasformazione digitale e al loro impatto sulla sfera economica, politica e sociale del Paese, in occasione del quale è stato presentato il rapporto annuale “Digital Italy 2018 – Building a Digital Nation”, in cui sono stati raccolti contributi di esperti del settore in relazione a sei macro-aree: le reti e le tecnologie digitali, l’economia, il lavoro, la formazione e il welfare, il governo e la PA, i beni culturali e il turismo.

Una tre giorni di lavoro intenso, animata da sessioni plenarie, nove tavoli di lavoro e 130 relatori, cui hanno partecipato i leader delle aziende più avanzate nell’industria ICT (Cefriel, Enel, A2A, Candy, per citarne alcune), personalità del mondo accademico (University of Oxford, John Cabot University, Università degli Studi Roma Tre), nonché esponenti delle autorità di governo sia nazionali che internazionali: nella giornata introduttiva si è, infatti, assistito alla presentazione delle best practice internazionali e alle politiche volte a promuovere una maggiore digitalizzazione intraprese dall’Estonia, Regno Unito e dalla Svezia.

L’evento, nella sua cerimonia di apertura, ha visto, tra gli altri, gli interventi di Flavia Marzano, Assessora Roma Semplice, Teresa Alvaro, Direttore Generale AGID, Luca Attias, Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, nonché di Giulia Bongiorno, Ministro per la Pubblica Amministrazione.

Il secondo e il terzo giorno sono stati dedicati, invece, a tavoli di lavoro paralleli che hanno toccato diversi temi: dall’economia dei dati, Intelligenza Artificiale, Smart Manufacturing alle nuove sfide poste dall’ecosistema 5G, dal rapporto tra il digitale e i beni culturali e il turismo alle nuove forme di comunicazione pubblica, dalle opportunità degli ecosistemi digitali in ambito energetico all’economia circolare e digitale per un ambiente sostenibile.

La sessione conclusiva ha visto, infine, gli interventi di Riccardo Fraccaro, Ministro per i Rapporti con il Parlamento e per la Democrazia Diretta che ha ricordato come per promuovere un’efficace trasformazione digitale bisogna innanzitutto creare una “rivoluzione” culturale, un cambiamento di pensiero nella società e come la tecnologia crei nuove opportunità e nuove forme di democrazia rappresentativa e diretta e Mattia Fantinati, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Pubblica Amministrazione, che ha sottolineato l’importanza creare politiche progettuali a lungo termine e basate su una roadmap ben precisa.

Il Digital Italy Summit 2018 in pillole

 

Elio Catania – “La pervasività del digitale impone l’adozione di una politica multiforme”

Durante il suo intervento Elio Catania, Presidente Confindustria Digitale, ha ribadito la necessità di creare politiche economiche, sociali, culturali e formative disegnate attorno al digitale, ricordando anche come l’efficacia di un sistema di governance dipenda dal grado di consapevolezza della leadership circa l’importanza dello strumento digitale.

Secondo il Presidente sono tre i pilastri di una politica industriale vincente:

  • la politica degli incentivi: il vero obiettivo è far entrare al vertice delle nostre istituzioni l’importanza del digitale;
  • la formazione: non c’è in gioco solo l’economia del Paese, promuovere politiche formative adeguate potrebbe aiutare a migliorare i problemi occupazionali che da sempre si sono avuti in Italia.
  • il ruolo chiave della Pubblica Amministrazione: è importante che incentivi forme di cooperazione aperta con la grande potenzialità del settore privato.
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