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Tecnologia e Formazione: quali gli scenari futuri?

La digital trasformation ha provocato significativi cambiamenti in ambito formativo e lavorativo, rendendo, in alcuni casi, quasi “superflua” la presenza umana e causando un nuovo tipo di disoccupazione, che è stata definita, appunto, “tecnologica”. Cosa fare per combattere questo fenomeno? Quali saranno le skills del futuro? Se ne parlerà il prossimo 25 settembre nel corso di una tavola rotonda organizzata da The Innovation Group.

L’innovazione tecnologica e lo sviluppo dell’ICT hanno imposto cambiamenti anche, e soprattutto, in ambito formativo e lavorativo: più volte ci si è chiesti, infatti, se la tecnologia crei o distrugga posti di lavoro, se il continuo bisogno di innovare determini nuove opportunità o renda sempre più superflua la presenza umana e fino a che punto il mercato del lavoro richiederà nuove competenze e conoscenze.

A fronte di questi trend e del significativo mutamento che sta caratterizzando la domanda di lavoro, occorre comprendere quali saranno gli strumenti da adottare per generare nuovo sapere e al contempo reinserire nella macchina sociale i cosiddetti “disoccupati tecnologici”, ovvero coloro che hanno perso il lavoro a causa dei cambiamenti causati dalla tecnologia e all’introduzione dell’automazione che, tra le altre cose hanno modificato in modo significativo i processi produttivi aziendali, permettendo anche di ridurre il carico di lavoro eseguito dagli operatori; la prossima ondata innovativa guidata dall’ intelligenza artificiale e dalla robotica sembra destinata a creare nuove complessità.

In realtà c’è un dibattito in corso, perché se da un lato l’innovazione tecnologica ha portato alla perdita di molti posti di lavoro, dall’altro ne ha creati altri, richiedendo nuove competenze e rendendo, dunque, necessario anche un cambiamento del sistema formativo-educativo che si deve, così, “adattare” alle nuove dinamiche: in questo contesto stanno nascendo, ad esempio, nuovi corsi di laurea che rispondono alle nuove esigenze, così come si sta assistendo ad un aumento del numero di iscritti a corsi di laurea attinenti all’ambito della digital trasformation.

A tal proposito la nuova indagine ESDE (Employment and Social Developments in Europe) riporta che circa 430 mila robot sono impiegati nell’industria manifatturiera europea (il quadruplo rispetto a 25 anni fa), di cui il 40% in Germania, indicando, inoltre, che una percentuale che oscilla tra il 37% e il 69% dei lavori potrebbe essere parzialmente automatizzata nel prossimo futuro; l’indagine, inoltre, riporta che un migliore sistema educativo e di istruzione, l’apprendimento permanente, nonché l’adeguatezza delle istituzioni del mercato del lavoro e di quelle che si occupano di protezione sociale costituiscono elementi fondamentali per affrontare al meglio le sfide future.

Questo tema verrà affrontato il prossimo 25 settembre nel corso di una roudtable organizzata da The Innovation Group in collaborazione con la fondazione Astrid a cui parteciperanno rappresentanti del mondo accademico ed esperti nell’ambito della formazione per comprendere al meglio questa vera e propria “rivoluzione” e i suoi impatti sulla società.

 

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