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Promemoria per il futuro, dove ci porterà la tecnologia?

 

Immagine generata dall’AI

Secondo il Mit Technology Review, intelligenza artificiale e chiplet sono fra le tecnologie più “dirompenti” del momento e potenzialmente capaci di cambiare il mondo.

Quali tecnologie plasmeranno il futuro? Probabilmente, davanti a questa domanda, il pensiero va subito all’intelligenza artificiale di cui tanto oggi si discute, tra entusiasmi, curiosità, allarmismi e preoccupazioni anche legittime. Nell’ultimo anno le Big Tech hanno fatto a gara per guadagnare terreno l’una sull’altra con grandi investimenti, tra ricerca e sviluppo, acquisizioni di startup e corsa all’acquisto delle Gpu di Nvidia necessarie per l’allenamento dei large language model. L’offerta inizia a strutturarsi su più livelli, ovvero vengono proposte sia applicazioni di GenAI “standalone” (come ChatGPT e Midjourney) versione gratuita o premium, sia piattaforme per lo sviluppo e modelli di base su cui eseguire fine-tuning, allenandoli su set dati più ristretti. Al contempo, vendor come Microsoft, Google, Oracle, Sap, Salesforce continuano ad aggiungere funzionalità di “copilota” e chatbot conversazionali integrati in applicazioni esistenti: in questo modo la GenAI sta entrando nei database, negli Erp, nei Crm, nelle piattaforme di collaborazione per lo smart working, insomma all’interno di strumenti e processi di lavoro già consolidati.

Anche il settore dell’hardware attraversa una parallela trasformazione. I produttori di semiconduttori e di personal computer cavalcano un nuovo slogan, quello dell’AI Pc, cioè macchine ottimizzate con e per l’intelligenza artificiale grazie a componenti di calcolo e di accelerazione ad hoc. Stando alle previsioni di Gartner, circa il 22% dei computer venduti nel 2024 sarà un AI Pc. Questo sta diventando lo slogan di aziende come Microsoft, Lenovo e Intel, per citarne alcune. Altre, come Samsung, preferiscono parlare di “AI per tutti”, una intelligenza artificiale che esce dai confini dell’informatica per colonizzare i prodotti di visual display e gli elettrodomestici.

Ma il 2024 non sarà solo l’anno dell’intelligenza artificiale. Un punto di vista interessante è quello di Mit Technology Review, la pubblicazione bimestrale e online del Massachusetts Institute of Technology: per il 23esimo anno consecutivo, i redattori hanno valutato i progressi compiuti in diversi campi scientifici (informatica, robotica, scienza dei materiali, biotecnologia) per stilare la lista della dieci tendenze pronte a esplodere e potenzialmente capaci di “cambiare il mondo”, nelle parole del Mit. L’analisi comincia nell’estate dell’anno precedente, per arrivare a gennaio con l’elenco dei “vincitori”.

La lista del 2024 si apre, prevedibilmente, con l’intelligenza artificiale e più precisamente con lo slogan “l’AI per qualsiasi cosa”. Se ChatGPT si è fatto conoscere al mondo come un’applicazione capace di trovare risposte e creare testi, oggi l’AI generativa è anche altro. I modelli multimodali, come GPT-4 (di OpenAI, alla base delle versioni premium di ChatGPT), non hanno solo capacità di comprensione del linguaggio naturale ma possono anche “leggere” e generare immagini. Anche Gemini, l’evoluzione di Bard nata in casa Google, sa leggere i file di immagine, mentre OpenAI sta attualmente testando Sora, un modello text-to-video che sa creare spezzoni video realistici o in stile cartone animato in pochi secondi e pochi click, in base a comandi testuali. La tecnologia è ancora perfettibile, ma i risultati grafici sono già di impressionante qualità e livello di dettaglio.

Nella lista delle dieci innovazioni protagoniste del 2024, poi, gli esperti di Mit Technology citano le tecnologie fotovoltaiche evolute, l’energia geotermica (ottenibile, oggi, da siti in precedenza non utilizzabili a tal scopo), le pompe di calore di nuova generazione (che operano a temperature più elevate), i farmaci per il trattamento dell’obesità (una piaga che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce come un’epidemia) e l’editing genomico (un tipo di ingegneria genetica che prevede la modifica, l’aggiunta o cancellazione di Dna per curare gravi patologie, dai tumori all’Hiv).

Tornando nel campo informatico, altri protagonisti del 2024 saranno i chiplet, cioè piccoli circuiti integrati che possono essere assemblati tra loro per svolgere calcoli e altre operazioni come farebbe un normale processore o anche meglio, in modo più efficiente o performante. Gli esperti scommettono, poi, sui Vision Pro di Apple: non semplici visori di realtà mista bensì uno strumento che inaugura l’era del “computing spaziale” (parole della società di Cupertino), consentendo di interagire in modi nuovi con un’applicazione multimediale, di intrattenimento o di lavoro. L’esperienza è immersiva, interattiva, ad altissima risoluzione (audio e video) e a bassissima latenza, e non servono schermi o tastiere perché i comandi si impartiscono con un gesto, con la voce o con la direzione dello sguardo. A detta di Mit Technology Review, questo oggetto tecnologico sarà effettivamente una killer application nel mercato della realtà aumentata, sebbene il prezzo elevato (negli Stati Uniti a 3.499 dollari, Iva esclusa) sia al momento un notevole ostacolo per un’adozione su larga scala.

Se i Vision Pro saranno, forse, la “applicazione assassina” nel campo dei visori, la parola killer torna nell’ultimo punto della lista. Gli esperti prefigurano che la ormai ex Twitter, oggi X, già in crisi di popolarità e profitti nella gestione Elon Musk, potrebbe ricevere il colpo di grazia con l’affermarsi di alternative come Threads (piattaforma di microblogging di Meta, gemellata con Instagram) o come Mastodon e Bluesky, che utilizzano protocolli decentralizzati.

 

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