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Pokemon Go: perché la realtà aumentata e virtuale non sarà più come prima

ViolaA cura di Ezio Viola, Managing Director, The Innovation Group

Per giudicare l’ultima mania o forse “follia” digitale collettiva, basta dare uno sguardo ai  numeri di questa caccia al tesoro, che si sta svolgendo su scala mondiale, ai piccoli mostri in realtà aumentata di Pokemon Go, gioco per adolescenti nato 20 anni fa.

Quasi 400Mil di persone hanno scaricato l’app, è al primo posto nelle classifiche degli app store, ha superato per tempo medio di utilizzo giornaliero i principali social network, gli acquisti opzionali di strumenti del gioco generano ad oggi  circa 6.5Mil $ al giorno e il gioco potrebbe arrivare a fatturate più di 4Bil$ a fine anno, superando  ogni record di incassi per un gioco su smartphone: da ciò si capisce come  la quotazione di Nintendo sia raddoppiata nel giro di una settimana!

Tecnologicamente Pokemon Go è una app mobile  che,  senza utilizzare una console, in un ambiente virtuale utilizza la tecnologia GPS sul mondo reale mappato da Google Earth; sullo smartphone, appaiono degli animaletti (i Pockemon), che  si sovrappongono in realtà aumentata alla realtà inquadrata dalla fotocamera del dispositivo, che devono essere catturati . Per giocare bisogna uscire di casa e girare per la città e questo è un altro elemento differenziante rispetto ad un video gioco tradizionale.

Quali sono gli aspetti interessanti del gioco e che ne possono spiegare l’enorme successo? La semplicità d’uso con strumenti diffusi come gli smartphone, la capacità di personalizzare gli ambienti di gioco sul mondo reale attraverso la geolocalizzazione e il movimento, la possibilità di creare eventi e di catalizzare l’attenzione delle persone ed infine l’ utilizzo delle funzionalità  della realtà aumentata, anche se con un livello di sofisticazione limitato rispetto a quanto la tecnologia possa già fare oggi per rendere l’esperienza virtuale più significativa.

Pokemon Go ha avuto un merito, se così si può dire, cioè aver fatto provare a milioni di persone, in pochi giorni, esperienze virtuali su piattaforme di massa come lo smartphone; inoltre permette di capire come introdurre oggetti virtuali nelle esperienze digitali come parte integrante della percezione della realtà, sia nel mondo consumer che professionale, può essere non solo divertente ma facile e anche utile.

Secondo alcuni analisti la realtà aumentata e virtuale (AR&VR) potrebbe generare un mercato anche superiore a quello della App entro i prossimi 5 anni, considerando anche i device e le tecnologie specializzate,  come visori, piattaforme di videogioco e software audio e video .

Oltre alla diffusione attuale nel mercato dei film e dei giochi, la AR&VR è già entrata nelle imprese per la progettazione e la produzione, oltre che nel marketing.. A fianco ai grandi operatori quali Samsung, Google, Microsoft, Facebook, Sony,etc che offrono i loro visori, si svilupperanno software house, case di produzione, agenzie di comunicazione che realizzeranno progetti e soluzioni per aziende di diversi settori. In parallelo sta nascendo un ecosistema di sviluppatori anche nel nostro Paese

I potenziali utilizzi sono molteplici, basti pensare all’ambito dello shopping on line, del turismo per la visita virtuale di monumenti,  musei, zone di interesse e, in generale, per la mobilità in città. La AR&VR è inoltre già applicata in attività di ispezione di impianti, di montaggio, smontaggio e riparazione in ambito industriale, nella logistica e nelle applicazioni della medicina, sia  a distanza e che per la riabilitazione clinica, e a tutto ciò che riferimento alla sicurezza. Nel settore automotive la AV&VR viene glia utilizzata da molte case automobilistiche come Ford, Audi, FCA e Toyota nella progettazione dei modelli, nella simulazione e nella prova di guida di un’auto prima dell’uscita dalla fabbrica.

Gli sviluppi delle applicazione di Realtà aumentata e Virtuale sono in buona parte da scoprire: le imprese italiane, grazie alla loro creatività, possono applicarle per produrre innovazione diffusa in molti  settori e in ciò che distingue e caratterizza l’originalità del nostro Paese.

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