28.04.2025

L’espressione trasformazione digitale è ormai superata? La prospettiva della Digital Business Transformation Survey 

Il Caffè Digitale

 

Immagine di pikisuperstar su Freepik 

Leggendo i risultati dell’ultima edizione della Digital Business Transformation Survey di TIG – The Innovation Group, che ha coinvolto 146 manager e responsabili di aziende per lo più medio-grandi, viene il sospetto che il concetto di trasformazione digitale abbia perso un po’ della sua attualità. Secondo i risultati della rilevazione, il 45% degli intervistati considera infatti il digitale ormai completamente integrato nelle attività aziendali, tanto da ipotizzare un’archiviazione del concetto stesso di “trasformazione”. 

Nelle ultime due decadi, il termine “digital tranformation” è stato ampiamente utilizzato da analisti, società di consulenza e imprese per descrivere l’impatto dei nuovi paradigmi tecnologici, dal cloud computing ai big data, dalla mobilità all’Internet of Things fino all’intelligenza artificiale, sui modelli organizzativi, sulle strategie di business e sulle relazioni con i clienti. Oggi, però, molte aziende, in particolare quelle più strutturate, stanno passando dalla fase sperimentale a una logica di consolidamento degli investimenti tecnologici realizzati negli ultimi decenni. Resta aperto però un interrogativo: è possibile che la trasformazione digitale arrivi ad una conclusione? O si tratta di un processo continuo, in cui l’innovazione non è più una fase, ma una condizione permanente del fare impresa contemporaneo? Di seguito alcuni dei principali insight emersi dallo studio. 

Digitale a supporto di efficienza operativa e nuovi sviluppi 

Rispetto alle priorità strategiche delle aziende intervistate, oggi il digitale ha un ruolo soprattutto quando si tratta di migliorare l’efficienza operativa e nello sviluppo di nuovi prodotti, servizi ed esperienze: 1 intervistato su 2 dichiara infatti che queste due aree di intervento prioritario saranno un traguardo da raggiungere quest’anno anche grazie al supporto dele tecnologie digitali. Il tema dell’aumento del fatturato, indubbiamente tra le principali priorità di business per le aziende, non sembra invece richiedere attualmente un contributo così significativo da parte del digitale. Un risultato “dolce- amaro”, che si rafforza con l’affermazione di una quota significativa di rispondenti che non ritiene la propria organizzazione in grado di monetizzare il valore dei propri dati, trasformandolo appunto in fatturato. 

Cultura e ingaggio del top management sono alla base dell’adozione del digitale 

Per quasi un 1 rispondente su 2, il vero fattore di innesco per lo sviluppo di progetti digitali non risiede tanto in valutazioni economiche o nella disponibilità di un ecosistema dell’innovazione (certo imprescindibili), quanto nella capacità dell’organizzazione di ripensarsi digital- first e nel coinvolgimento attivo dei vertici aziendali nei progetti digitali. È quindi una questione soprattutto di mindset e di cultura aziendale, così come di sviluppo di una leadership trasformativa a supporto del digitale: aspetti che assumono un maggior peso rispetto a considerazioni più di natura economica (come la disponibilità di fondi) o di sviluppo di una rete a supporto dell’innovazione (che coinvolga partner, consulenti e fornitori), la cui rilevanza non scompare, ma appare in prima battuta più contenuta rispetto a temi culturali e di leadership engagement

Spesa ICT in crescita, importante il peso della gestione operativa 

Per oltre 1 rispondente su 2 la spesa ICT aumenterà nel 2025, in particolare tra l’1% e il 10%. Mentre un terzo dei rispondenti prevede che la spesa in questo ambito resterà stabile, solo una percentuale contenuta, il 7%, dichiara invece di attendersi una riduzione della spesa informatica della propria azienda per l’anno in corso. In questo contesto, è necessario valutare il peso della componente di gestione operativa sulla spesa nel suo complesso: per le funzioni IT che hanno condiviso il proprio punto di vista nella rilevazione, circa la metà di questa verrà utilizzata per l’operatività, fino ad arrivare anche in alcuni casi al 70- 80% degli investimenti complessivi; la parte rimanente si distribuisce in modo più o meno uniforme tra i costi per la crescita del business e quelli per la trasformazione dei modelli di business. 

Per il prossimo anno previsti soprattutto interventi in ambito cybersecurity e AI  

Per gli intervistati la cybersecurity resta la principale area d’investimento digitale prevista per il 2025, un ambito in crescita rispetto al 2024. Segnali positivi permangono anche per lo sviluppo di progetti in intelligenza artificiale, non solo generativa. In calo rispetto all’anno precedente la percentuale di rispondenti che dichiara di avere intenzione di affrontare nuove iniziative in ambito Cloud Computing (IaaS, PaaS o SaaS) nel 2025; così come è atteso per quest’anno un rallentamento nelle iniziative in ambito Digital Employee Experience (DEX) e Robotic Process Automation (RPA). 

Per i CIO resta fondamentale riuscire ad allineare iniziative IT e business 

Oggi ai Chief Information Officer (CIO) è richiesto soprattutto di allineare le iniziative IT agli obiettivi di business della propria azienda, come condividono quasi 2 rispondenti su 3. 1 su 2 menziona inoltre il coinvolgimento nella definizione delle strategie aziendali e/ o il potenziamento della sicurezza e della resilienza in azienda come aree di azione di questo ruolo. Nel medio periodo, sembra esserci invece una maggiore focalizzazione su aspetti strategici nelle aspettative nei confronti dei responsabili dei sistemi informativi, che devono infatti incrementare il proprio coinvolgimento nella definizione delle strategie aziendali. Anche in termini di competenze richieste ai CIO per l’anno in corso, grande rilevanza viene data alla loro capacità di confronto e interlocuzione con il business, con circa la metà degli intervistati che ritiene che la capacità di individuare soluzioni tecnologiche in grado di risolvere problemi di business sia la principale capacità che nel 2025 supporterà questo ruolo nel raggiungimento dei propri obiettivi. 

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