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Internet of Things: servizi migliori e business efficiente

L’Internet of Things (IoT), letteralmente “internet delle cose”, sta ad indicare un network di dispositivi fisici in grado di comunicare reciprocamente ed interagire con il mondo esterno. Tale definizione, seppur ridotta all’osso, rende bene l’idea di come le tecnologie digitali vengano sempre più utilizzate in maniera intelligente.

IoT sono, ad esempio, il controllo del riscaldamento domestico tramite smartphone, oppure semplicemente lo smartwatch che monitora le nostre condizioni fisiche o la performance dei nostri allenamenti, producendo dati sulla nostra salute. Tuttavia, il vero potenziale che questi network possono realizzare a livello economico è da ricercarsi nel mondo dell’impresa. L’IoT, infatti, diventa un fattore produttivo nel momento in cui si creano ecosistemi di dispositivi interconnessi volti ad ottenere determinati risultati di business. Questi benefici possono essere interni, come la riduzione dei costi, la conservazione di risorse, l’ottimizzazione degli asset ed il miglioramento della sicurezza, o esterni, come il potenziamento dei servizi cliente, il miglioramento della salute dei dipendenti e la generazione di nuove entrate.

Come riportato da IoT Analytics, una società leader per quanto riguarda il monitoraggio dell’IoT a livello globale, i comparti in cui vengono realizzati il maggior numero di progetti Internet of Things nel mondo sono, tra gli altri, Smart Cities, Connected Industries, Connected Building, Connected Car, Smart Energy e Smart Health. I progetti conosciuti sono più di 1600 per il 2018, un numero in crescita secondo IoT Analytics, che d’altra parte si aspetta un raddoppiamento nel numero di dispositivi intelligenti entro il 2022, per arrivare alla cifra di 14 miliardi.

Secondo l’ultima survey condotta da TIG, il 42% delle aziende intervistate dichiara di aver già sviluppato o stare sviluppando progetti IoT, con il comparto industriale e le grandi imprese in prima linea per quanto riguarda questo nuovo modello di business. L’Osservatorio IoT del Politecnico di Milano valuta infatti il mercato IoT italiano a 3,7 miliardi di euro nel 2017, in crescita del 32% rispetto all’anno precedente.

A tal proposito, l’Italia è considerata all’avanguardia per quanto riguarda lo Smart Metering ovvero sistemi di telelettura e telegestione dei contatori di energia elettrica, gas e acqua. Per l’energia elettrica, per esempio, sono già in funzione nel nostro Paese più di 35 milioni di dispositivi connessi che producono vantaggi diffusi. I consumatori possono monitorare il loro consumo di energia in maniera trasparente e chiara ed il provider è in grado di fornire una migliore gestione della rete dei contratti. Di conseguenza, il tutto favorisce una maggiore concorrenza ed un abbassamento dei costi sia per i produttori che per i consumatori.

I potenziali benefici derivanti da questo modo di utilizzare in maniera economica i dati e le tecnologie digitali sono pertanto molto elevati. Le aspettative di crescita dell’IoT in Italia ci indicano che c’è grande potenzialità nel nostro Paese per migliorare la qualità dei servizi offerti e l’efficienza del business attraverso questi sistemi. Le opportunità offerte dall’IoT vanno colte quanto prima.