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Data Science: simulare l’arrivo del vaccino per una Politica attiva

L’arrivo del vaccino anti-Covid è oramai prossimo, la sua disponibilità presunta – a partire dagli annunci fatti da Pfizer and BioNTech a inizio novembre –  è il mese di dicembre. In questa fase è quindi prioritario ragionare sulle azioni più opportune per massimizzare gli effetti della vaccinazione della popolazione in modo da contenere nel minor tempo possibile il diffondersi della pandemia.

Uno studio[1] ha simulato quella che potrebbe essere la situazione nei prossimi mesi, a partire dalla disponibilità di un vaccino definitivamente efficace per la popolazione, dimostrando quali condizioni, in termini di “percentuale minima di persone da vaccinare” e “gruppo da vaccinare per primo in base all’età”, portano ad avere i migliori risultati nel contenere la diffusione del virus. Basato su un software per simulazioni collegate alla pandemia Covid19 disponibile pubblicamente su GitHub[2], a cui è stata aggiunta la funzione per analizzare gli effetti della disponibilità del vaccino, il modello è pensato per rispondere alle seguenti domande, oggi centrali per le decisioni della politica per pianificare l’attività di vaccinazione della popolazione:

  • Qual è la percentuale minima della popolazione che deve essere vaccinata per ridurre in modo significativo la capacità della pandemia di propagarsi?
  • Sarà effettivamente più importante partire dalla vaccinazione degli anziani, rispetto a vaccinare gruppi di persone di età diverse scelte casualmente?
  • Una distribuzione ottimale del vaccino avrà gli stessi effetti del Lockdown nel contenere la pandemia?

Il modello sviluppato dai Data Analyst parte da alcuni assunti, quegli stessi indicatori a cui ci hanno abituate tutte le letture che abbiamo fatto negli ultimi mesi sui meccanismi di propagazione del virus: la distanza a cui passa il contagio, il rischio di ammalarsi e di avere un aggravamento importante. Per il vaccino invece si ipotizza (come è stato dichiarato da Pfizer and BioNTech) che l’efficacia sia del 90% (ossia, che porti a conseguire l’immunità per 9 persone su 10 che lo hanno assunto).

Le simulazioni dei diversi scenari hanno portato gli autori dello studio a concludere che la disponibilità di un vaccino efficace sul 90% della popolazione, richiederebbe al sistema sanitario nazionale – per ottenere la stessa efficacia di un Lockdown generalizzato – di vaccinare nello stesso periodo di tempo almeno il 60% della popolazione.

In aggiunta, come mostra anche la figura precedente, una protezione preliminare rivolta alle persone più a rischio, quindi alle fasce di età dei più anziani, avrebbe effetto positivo sia nel contenere ulteriormente la pandemia, sia nel ridurre in modo significativo le morti da coronavirus. I governi potranno così abbandonare la politica di forti restrizioni, che per tutto il 2020 ha caratterizzato le misure per ridurre la diffusione della pandemia, avendo a disposizione con l’arrivo del vaccino un’alternativa molto più efficace contro il virus.

Accedi al Report completo, Studio “Simulation on the effects of Pfizer vaccine on the spreading of the pandemic”.

[1] Simulation on the effects of Pfizer vaccine on the spreading of the pandemic, Alessandro Fedel and Vittorio Costa, November 2020
[2] Software program’s author is Paul Van Gent. Link: https://github.com/paulvangentcom/python corona simulation
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