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Il valore dell’Internet of Things – Oracle Team USA

In un mondo sempre più interconnesso, l’esplosione dei device intelligenti sta creando un fiorente mercato per soluzioni basate sul paradigma dell’Internet delle Cose. D’altra parte, la quantità di dati che l’IoT produce è impressionante e cresce a ritmi vertiginosi. Il problema è riuscire a trarre reale valore di business da questi dati, o meglio metterli in comunicazione tra loro ed estrarre valore dagli incroci e dall’integrazione di tutti questi elementi. Solo disponendo di una piattaforma tecnologica in grado di gestire l’intero processo e mappare l’intera architettura IoT è possibile estrarre valore a vantaggio del business dell’azienda.

Una piattaforma deve essere in grado di:

  • Rispondere in tempo reale alle sollecitazioni di milioni di device
  • Assicurare un Time-to-Market più veloce
  • Mettere in sicurezza l’intero processo
  • Integrarsi con i sistemi informativi
  • Essere aperto alla collaborazione con un ecosistema di partner a livello mondiale

In sintesi, deve essere una piattaforma completa in grado di semplificare una gestione che per definizione è necessariamente complessa.

Un esempio molto concreto di Internet of Things è quanto accaduto a Settembre 2013 durante la fase finale della Coppa America di Vela, nella Baia di San Francisco. La competizione si giocava sul filo e i membri del team Oracle USA capirono che un aiuto fondamentale poteva venire dalla tecnologia. Così posizionarono a bordo circa 300 sensori in grado di raccogliere dati e fornire informazioni in tempo reale sulla stabilità dell’imbarcazione e sugli aggiustamenti da effettuare durante la regata: trasmettendo 10 volte al secondo, questi 300 sensori misurano 3000 variazioni e producono circa 500 gigabyte di dati grezzi al giorno.