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Uno stato catalizzatore per una nuova politica industriale. La parola a Fabrizio Onida

All’interno dello studio “Digital Italy – Rapporto Annuale 2017”, che verrà presentato a Roma il prossimo 13 novembre nel corso dell’evento Digital Italy Summit 2017, è contenuto il contributo di Fabrizio Onida, Professore Emerito presso l’Università Bocconi, che affronta il tema di cosa significhi sviluppare una politica industriale in Italia che tenga conto anche del potenziale del digitale e dell’innovazione. “Serve un orizzonte lungo, che miri a valorizzare le risorse domestiche in un quadro di competizione dinamica internazionale. Una politica che non si limita a difendere i vantaggi comparati ereditati da un passato più o meno lontano, e la relativa domanda di lavoro anche a basse qualifiche, ma stimoli le imprese a intraprendere attività innovative a medio- alto contenuto di brainware” afferma Onida nel libro. “Non basta, anche se oggi è quanto mai urgente, promuovere una pervasiva digitalizzazione del sistema produttivo. Bisogna spingere perché i giovani, dopo aver investito in istruzione tecnica e istruzione superiore, trovino un mercato che ha bisogno delle loro competenze, non si limiti ad offrire modeste prospettive di reddito e di carriera, se non mortificanti attese di occupazione precaria o disoccupazione tout court.” Il tema delle politiche industriali e delle politiche di innovazione verrà affrontato ampiamente nel corso del Digital Italy Summit del prossimo 13-15 novembre a Roma, durante il workshop dedicato al tema di Industria 4.0 e del Digital Manufacturing, a cui sono stati invitati a partecipare, oltre allo stesso Onida, Alberto Baban, Andrea Bacchetti, Marco Bentivogli, Stefano Firpo, Francesco Maria Cuccia, Fabrizio Gea, Paolo Ghezzi e Annalisa Magone.

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