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La tracciabilità dei bagagli all’aeroporto di Milano Malpensa

Negli ultimi anni si è registrato un crescente interesse per le tecnologie RFID e IoT all’interno degli aeroporti in tutto il mondo, date le complessità e le problematiche che questi si trovano ad affrontare quotidianamente: dall’aumento del traffico di passeggeri e bagagli, alla necessità di garantire la sicurezza dell’infrastruttura e dei passeggeri, e di mantenere elevata la loro customer experience, riducendo attese, ritardi e code.

Il Terminal 2 dell’aeroporto di Milano Malpensa è stato il primo scalo europeo – e il terzo al mondo dopo Las Vegas ed Hong Kong – ad aver adottato un sistema di smistamento bagagli (BHS, Baggage Handling System) basato su tecnologie RFID. Il progetto di Malpensa, implementato e gestito dalla SEA, la società che gestisce gli aeroporti di Milano, si è basato sui modelli già presenti a livello internazionale, ma si è distinto per la sofisticazione dei sistemi implementati e per la loro completa automazione.

McCarran International Airport – Las Vegas

L’aeroporto di Las Vegas, con una capacità giornaliera di 70 mila passeggeri e di più di 460 voli che transitano da due terminal e 93 gate, è riconosciuto come uno degli aeroporti più trafficati degli Stati Uniti. Per questo motivo, a seguito degli attentati dell’11 settembre, l’autorità americana per la sicurezza nei trasporti (TSA – Transportation Safety Authority) ha deciso di investire nell’aeroporto per aumentare la sicurezza e al contempo assicurare procedure di check-in e imbarco passeggeri più efficienti e rapide.
A questo scopo è stato implementato il primo sistema al mondo di tracciamento bagagli con tecnologia RFID ad alta frequenza (13.56MHz), che consente di smistare automaticamente le valigie dei passeggeri lungo la linea di rilevamento esplosivi e le attrezzature per lo screening, garantendo la sicurezza dei viaggiatori che transitano dall’aeroporto. Questo nuovo sistema ha consentito all’aeroporto di Las Vegas di migliorare sensibilmente l’accuratezza del monitoraggio dei bagagli e la visibilità end-to-end degli asset coinvolti: il sistema si basa su dei tag, applicati su ciascun bagaglio e contenenti un identificatore univoco, che vengono rilevati dai lettori RFID lungo tutto il tragitto del bagaglio attraverso i nastri trasportatori e le macchine di screening.
Il progetto, finanziato per gran parte (circa il 75%) dalla TSA e per la restante parte dall’aeroporto stesso, è costato circa $125 mila ed ha permesso, nel complesso, di ridurre i costi operativi della struttura aeroportuale, fornendo allo stesso tempo un sistema più efficace per assicurare la sicurezza dei passeggeri. Nello specifico, tra i principali vantaggi ottenuti, si hanno:

  • Maggiore sicurezza dei passeggeri
  • Migliore visibilità del bagaglio/ inventario
  • Riduzione dei costi operativi
  • Incremento della qualità del servizio e della soddisfazione dei clienti

Hong Kong International Airport (HKIA)

L’aeroporto internazionale di Hong Kong è una base di appoggio per 75 compagnie aeree con una capacità di circa 700 voli al giorno che transitano per 96 gate. A causa dell’elevato numero di passeggeri che ogni giorno transitano per questo aeroporto e alla volontà dell’HKIA di mantenere gli elevati standard di qualità che gli vengono riconosciuti a livello internazionale, si è deciso di adottare la tecnologia RFID nei sistemi di gestione e smistamento dei bagagli: questa tecnologia, infatti, avrebbe permesso di aumentare la sicurezza e il livello di monitoraggio dei bagagli, pur mantenendo l’efficienza dell’intero sistema e, di conseguenza, l’elevata customer experience già riconosciuta all’hub cinese.
Inizialmente, l’aeroporto aveva già a disposizione un sistema automatizzato per la lettura dei bagagli basato su codice a barre, che consentiva di controllare, etichettare, esaminare e tracciare ciascun bagaglio, prima che venisse caricato sul volo corrispondente. Il progetto RFID si è quindi basato su questo sistema preesistente, limitandosi ad una reingenerizzazione dei processi e cambiando lettori e software a supporto. Il costo del progetto è stato stimato intorno ai $50 milioni, costo che si prevedeva di coprire sia attraverso la riduzione dei costi operativi dell’aeroporto sia attraverso la rinegoziazione con le compagnie aeree degli oneri per la sicurezza, regolati dal dipartimento dell’aviazione locale e ripagati dai passeggeri tramite il prezzo del biglietto aereo.
Grazie all’adozione di questo sistema RFID l’aeroporto ha potuto incrementare i livelli di sicurezza e di customer satisfaction, soprattutto in termini di riduzione dei ritardi e di perdita dei bagagli, con un calo significativo nel numero degli errori nella lettura dei tag. Da stime pubblicate, questo calo negli errori di lettura grazie alla tecnologia RFID ha portato ad un aumento del 17% della produttività dell’aeroporto, produttività redistribuita tra la capacità di smistamento dei bagagli, la riduzione del lavoro manuale e l’aumento della sicurezza dei passeggeri.

L’Aeroporto Internazionale di Malpensa

L’aeroporto di Malpensa, partendo dall’esperienza di questi due aeroporti internazionali, ha studiato ed implementato un proprio progetto per introdurre la tecnologia RFID nel sistema di tracciamento, controllo e smistamento dei bagagli all’interno del Terminal 2. Il progetto di Malpensa nasce d’altra parte in maniera differente rispetto a quelli di Las Vegas e Hong Kong: da un lato infatti, l’obiettivo di Malpensa era quello di singolarizzare ogni bagaglio, indicando per ciascuno non solo il numero di volo e la destinazione ma anche l’identificativo del proprietario (nel caso di Las Vegas questo non avveniva dal momento che i bagagli vengono smistati solo in base al codice della compagnia aerea, l’unico dato riportato all’interno del tag); dall’altro invece, voleva ridurre al minimo la manodopera coinvolta nel processo, a differenze di quanto accadeva inizialmente ad Hong Kong, dove i tag venivano attaccati manualmente al bagaglio, sempre nella stessa posizione, in modo da facilitare e semplificare la lettura dei tag stessi.
Per far fronte a queste esigenze, che rendevano il progetto di Malpensa più complesso rispetto agli esempi già esistenti, la SEA, insieme alla società danese Lyngsoe Systems (che già si era occupata dell’integrazione dei sistemi RFID di HKIA), ha sviluppato un algoritmo di singolarizzazione del bagaglio avanzato che permette non solo di individuare e attribuire nel dettaglio il proprietario e la destinazione di ciascun bagaglio, ma di automatizzare nel complesso l’intero processo. Il sistema RFID all’interno dell’aeroporto di Malpensa è stato quindi applicato, in conformità agli standard IATA, a tutti i vettori che operano nel Terminal 2, coinvolgendo 65 banchi check-in, 6 punti di lettura e 1 punto di scrittura RFID, 18 antenne e 4 lettori.
Grazie all’implementazione di questo progetto, sono stati registrati risparmi sostanziali all’interno del Terminal 2, permettendo di ridurre la manodopera impiegata nel processo di identificazione e smistamento bagagli (1-2 persone su 2-3 turni). È stato inoltre raggiunto un tasso di lettura del 100% durante i periodi di minor flusso (fino a mille bagagli) e del 99,98% in condizioni di picco lavorativo (8 mila valigie con una media di 2 mila unità l’ora).

Dai casi appena descritti, risulta pertanto evidente come siano diversi i benefici che possono essere tratti dall’adozione del paradigma IoT e dall’utilizzo delle tecnologie RFID in ambito aeroportuale. In particolare, l’adozione di queste tecnologie può portare a:

  • Aumentare l’efficienza dei processi di spedizione cargo in entrata e in uscita
  • Aumentare la precisione di identificazione dei bagagli all’interno dell’aeroporto, facilitando la loro individuazione “fisica”
  • Ridurre al minimo le attività di codifica manuale grazie a sistemi completamente automatizzati
  • Migliorare l’efficienza e la produttività del personale aeroportuale
  • Ridurre i ritardi dei voli causati dallo smarrimento dei bagagli
  • Ridurre il numero di bagagli smistati in maniera errata
  • Migliorare la visibilità dei bagagli e dei processi per le compagnie aeree e i gestori aeroportuali
  • Aumentare la sicurezza attraverso una migliore identificazione dei bagagli
  • Ridurre i tempi di attesa dei bagagli da parte dei passeggeri
  • Aumentare la soddisfazione del cliente.

Va inoltre tenuto presente come applicazioni di questo tipo possano essere replicate anche in altri settori e in quegli ambiti che possono avvantaggiarsi di sistemi intelligenti di tracciabilità.

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