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Italtel – Un’infrastruttura innovativa e sicura per il trasporto dei dati

Abbiamo intervistato Camillo Ascione, Head of Cisco & ICT Solution di Italtel, sul ruolo di Italtel nello scenario italiano dell’Internet of Things, approfondendo la visione dell’azienda e i suoi principali settori di applicazione.

TIG. Italtel è tradizionalmente un’azienda italiana che sviluppa e realizza prodotti e soluzioni per le reti e i servizi di telecomunicazione di nuova generazione: come sta evolvendo la visione e la strategia di Italtel in ambito IoT?

Camillo Ascione. Per quanto riguarda l’Internet of Things, la strategia di Italtel si basa sul valore delle tradizionali competenze dell’azienda come System Integrator, con l’obiettivo di costruire infrastrutture sostenibili e sicure per il trasporto di dati provenienti dal mondo delle cose e diretti verso le aziende e i sistemi informativi. Oggi Italtel si pone l’obiettivo non solo di creare infrastrutture di trasporto dati che siano efficienti e sicure, ma anche di offrire servizi a valore aggiunto per integrare questi dati nei sistemi informativi aziendali. Italtel infatti si pone come player che opera tra due “mondi”, quello delle cose, che si radica all’interno delle operations e degli specifici settori delle aziende, e quello dell’IT, dell’analisi dei dati e dei sistemi informativi. In particolare, le soluzioni IoT che Italtel porta sul mercato sono soluzioni ad alto valore innovativo e particolarmente sensibili ai temi dell’interoperabilità di device e protocolli e ai temi della sicurezza: Italtel crea una rete ottimizzata e sicura tra “cose”, persone e aziende.

TIG. È ormai evidente che per operare in ambito IoT è necessario stringere partnership e prendere parte ad ecosistemi. Quali sono le principali aree in cui vi state indirizzando in ambito IoT e con quali partner collaborate?

Camillo Ascione. Inizialmente, Italtel si è focalizzata su quei mercati che si stavano già muovendo verso il mondo dell’IoT, come ad esempio il settore dell’Energy e delle Smart Grid: in quest’ultimo ambito, in particolare, era già evidente l’esigenza di alcune grandi aziende italiane di implementare un’infrastruttura adeguata, che consentisse di trasportare e di raccogliere dati e informazioni, dalla periferia ai lori sistemi centrali. Da questo punto di vista, facendo leva sul suo know-how nel mondo del Networking, Italtel ha potuto lavorare sul design e sull’ingegnerizzazione delle infrastrutture di rete, adeguandole e potenziandole sulla base delle necessità e del tipo di dati propri del settore dell’Energy. Oltre all’attività di design, Italtel ha messo inoltre in campo le sue competenze di integrazione, al fine di poter analizzare nel dettaglio i protocolli e le informazioni proprie del mondo delle “cose” e poterle trasportare, integrandole, in una rete di comunicazione su standard IP, fino ad arrivare ai data center e ai sistemi informativi delle aziende. Nel settore dell’Energy il ruolo di Italtel è soprattutto consulenziale, confrontandosi con i grandi clienti italiani e con i partner tecnologici con cui ha organizzato ed implementato queste infrastrutture. Italtel ha inoltre lanciato dei service centre che offrono nuovi servizi di gestione non solo per le reti tradizionali (attività che continua a portare avanti) ma anche di reti basate sulla raccolta di dati dai sensori e dalle cose.
Da almeno sei mesi, Italtel è inoltre entrata con la propria offerta IoT anche nel settore manifatturiero, portando sul mercato, tramite specifiche partnership, soluzioni di Smart Manufacturing che integrano competenze IT e industriali: oltre infatti al tradizionale partner Cisco (che sta spingendo particolarmente verso le tecnologie IoT), fanno oggi parte della rete di partner di Italtel anche vendor di settore, come Rockwell Automation e Schneider Electric. Grazie a queste partnership, Italtel ha costruito un percorso e una storia da raccontare per le aziende del settore, giocando sulla doppia leva dell’IT e dell’OT: l’obiettivo di Italtel e dei suoi Partner in questo settore è quello di portare una chiara visione architetturale ai propri clienti, che consenta loro di implementare una soluzione end- to –end per la raccolta, il trasporto e l’elaborazione di dati industriali, creando un’infrastruttura abilitante che colleghi uffici e impianti.
Oggi, inoltre, Italtel sta lavorando per portare la propria offerta in logica IoT anche in altri verticals, ed in particolare nei settori dei trasporti, della sanità, della Building Automation e dell’Oil&Gas.

TIG. Quali sono le principali sfide che Italtel si trova ad affrontare sul mercato italiano dell’IoT?

Camillo Ascione. Ad oggi sono diverse le sfide che Italtel deve affrontare sul mercato italiano per presentare la propria offerta in campo IoT. In particolare, una delle problematiche principali con cui si confronta riguarda il processo di Governance delle aziende utenti, le quali troppo spesso soffrono di una mancanza di comunicazione tra le divisioni e le figure che si occupano di OT e quelle in area IT. In questo senso, la difficoltà nel creare dei tavoli di discussione comuni nella fase di ingaggio del cliente porta ad una ridotta efficacia dei messaggi sui benefici e sul potenziale delle soluzioni IoT.
Inoltre, sempre più spesso, Italtel si sta rendendo conto dell’assenza, da parte della aziende, di un approccio end-to- end alle soluzioni IoT. Questo porta ad una errata comprensione del rapporto costi-benefici di queste soluzioni, rendendo più difficile il calcolo della sostenibilità finanziaria di un progetto.
Infine, una delle preoccupazioni principali degli utenti finali in relazione alle soluzioni IoT riguarda il tema della sicurezza, soprattutto quando si tratta di trasporto di dati e informazioni attraverso una rete comune basata su protocollo IP.

A cura di: Camilla Bellini, @camilla_bellini

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