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IBM Business Connect 2014: il nuovo alfabeto digitale dell’IT

L’edizione 2014 di IBM Business Connect, che si è tenuta il 29 maggio scorso a Milano, si è concentrata su tre pilastri – gli Analytics, il Cloud e i nuovi Sistemi di Engagement abilitati da Mobile e Social – che ribadiscono l’ormai innegabile centralità (nel mondo dell’IT ma non solo) del dato e dei flussi di informazioni tra dispositivi, oggetti e persone. Il numero di dati (strutturati e non) sta infatti aumentando il bisogno di relazionarsi con essi e di estrarne valore per le imprese e per la società.

IBM ridisegna la propria offerta intorno a questi pilastri: gli Analytics, che permettono di analizzare ed interpretare dati e contenuti di molteplice natura, strutturati e non; il Cloud, che diventa l’infrastruttura, condivisa, agile e veloce, a supporto di questo nuovo modo di intendere l’Information Technology; e i Sistemi di  Engagement, ovvero la possibilità di implementare e amplificare le relazioni e la condivisione tra le persone, in un’ottica Social e Mobile di integrazione dei contenuti e delle esperienze d’uso.

In questo nuovo ecosistema digitale rimane fondamentale il ruolo dell’infrastruttura tecnologica che IBM continua a far evolvere ed innovare con la sua offerta di mainframe, server e storage e system software. Il cambio di paradigma per IBM è infatti volto a presentare il nuovo ecosistema IT e digitale non più come targato “made by IBM”, ma “made with IBM”. Come potete vedere anche dalla nostra intervista a Tom Rosamilia, Senior VP System & Technology Group dove approfondisce visione e strategia delle infrastrutture tecnologiche.

Durante la giornata sono state inoltre presentate diverse esperienze e testimonianze che hanno mostrato come il nuovo paradigma incentrato sui dati fa già parte di un nuovo modo di fare impresa in molte realtà anche in Italia, attento alla sicurezza, all’agilità dell’infrastruttura e alla possibilità di sfruttare e creare valore per il business con le opportunità insite nella “nuvola” di dati che sempre più circonda ogni attività ed interazione all’interno (così come all’esterno) delle aziende.

I Big Data e la facilità di interazione sono per IBM anche alla base di un nuovo modello di computing, il “cognitive computing”. E’ questo l’IT del futuro secondo IBM: non più un sistema volto a programmare tutti i possibili eventi, ma pronto ad interagire con essi, in real- time ed in maniera adattiva. Immagini, suoni, simboli e linguaggio naturale stanno diventando il nuovo alfabeto dell’IT, in un’ottica di amplificazione dell’esperienza umana e delle sue interazioni con l’ecosistema digitale.

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