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Facebook ed il sistema dei pagamenti

Il sistema finanziario si compone di tre principali componenti: le istituzioni, i mercati e le loro infrastrutture che consentono la gestione dei pagamenti e la compensazione e il regolamento degli strumenti finanziari. Mercati, sistemi e strumenti di pagamento, sistemi di compensazione (incluse le controparti centrali) e sistemi di regolamento delle operazioni in contante e in titoli svolgono dunque un ruolo importante per la stabilità e l’efficienza del sistema finanziario e per l’economia nel suo complesso. […]. Il sistema dei pagamenti è definito come l’insieme degli strumenti, delle procedure, dei circuiti di regolamento e delle norme volti a realizzare il passaggio della moneta da un operatore all’altro” (estratto di “ Banca d’Italia – Sistema dei pagamenti e mercati”).

Ebbene, la notizia di questi giorni è che Facebook (non certo una Istituzione Finanziaria … almeno non nel senso tradizionale del termine) ha annunciato di voler intraprendere una nuova iniziativa imprenditoriale nel campo del sistema dei pagamenti person-to-person (P2P). La nuova funzionalità è all’interno dell’APP Messenger e permetterà agli utenti di inviare e ricevere soldi tra “amici” in modo completamente gratuito.

Il sistema dei pagamenti, così come richiamato anche nel su citato documento di Banca d’Italia, è uno dei principali servizi su cui si fonda il sistema bancario ed è fonte per le banche di una parte dei loro guadagni in termini di commissioni, garantendo, con la loro intermediazione e la loro solidità, il fatto che i pagamenti vadano a buon fine.

Oggi questo servizio viene offerto da una Internet Compay, una società che ha una vocazione completamente diversa da quella di fare banca, ma che per la pervasività, la semplicità e la totale gratuità dell’operazione di trasferimento del denaro, potrebbe diventare un vero e proprio concorrente. E non è l’unico esempio: basti pensare a Paypal, Apple Pay o la new entry Android Pay, annunciato ufficialmente da Google settimana scorsa, evoluzione in chiave NFC del Google Wallet con milioni di location già pronte per l’utilizzo al momento solo negli USA.

Facebook sostiene di non voler diventare “leader nel sistema dei pagamenti” – non è il suo core business – ma di servirsene per “rendere Facebook più attrattivo”, ossia per facilitare l’acquisto degli utenti dagli inserzionisti. Anzi sostiene di voler collaborare con le banche, mettendo a disposizione la sua piattaforma e dando loro l’opportunità di sfruttarne la diffusione, lasciando ad ognuna la scelta se applicare o meno le commissioni legate al trasferimento di denaro.

Le Banche dovranno però valutare attentamente se una collaborazione di questo tipo servirà a fidelizzare i clienti al proprio marchio, piuttosto che a quello di Facebook, e se sarà più conveniente prevenirne le mosse o continuare a subirne l’iniziativa, che, si può star certi, non sarà l’ultima nel campo dei servizi finanziari.

A cura di Franco Vigliano, The Innovation Group