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Il cambiamento sarà destinato ad impattare principalmente il mercato dei sistemi di assistenza avanzata alla guida (ADAS), il cui valore raggiungerà oltre 100 milioni di dollari (contro gli attuali 5/6mila). Lo sostiene Citigroup nel suo ultimo rapporto “Car of the Future v4.0 – The Race for the Future of Networked Mobility”, secondo cui le automobili del futuro saranno caratterizzate sempre di più dalla combinazione di funzionalità di guida autonoma (AV) e di componenti di elettrificazione (EV), protagonisti indiscussi di un processo di trasformazione in parte già in atto ed entrambi necessari per rendere qualsiasi macchina del futuro altamente competitiva.
Quella che è stata definita una vera e propria “Disruption” dell’industria automobilistica sarà favorita dagli stessi regolatori che vedranno nelle nuove forme di espressione della mobilità interessanti opportunità per far fronte ad alcuni dei principali problemi della guida come, ad esempio, la sicurezza stradale e l’inquinamento ambientale. Anche i principali player del mercato, sia le aziende high tech sia le case automobilistiche, vedranno i cambiamenti in atto non solo come un modo per espandere i propri ricavi ma anche per creare un nuovo modello di business, promuovendo, così, nuove forme di mobilità personale.
Nel rapporto, inoltre, si fa riferimento a 3 fenomeni che caratterizzeranno l’industria automobilistica a partire dal 2030:
Ad ogni modo i player maggiormente colpiti dalla trasformazione digitale saranno i fornitori (soprattutto quelli “tradizionali” che rischiano di perdere circa il 22% degli introiti), gli OEM (impegnati a individuare nuovi modelli di business a fronte delle nuove esigenze dei consumatori), le assicurazioni e i fornitori di servizi connessi all’ambito dei trasporti e della mobilità.