GUARDARE OLTRE IL RISIKO BANCARIO
Siamo giunti alla 15ª edizione di BANKING SUMMIT 2025, il più autorevole appuntamento sui temi della trasformazione e innovazione digitale dell’industria bancaria in Italia.
Secondo il Global Banking Annual Review di McKinsey, le banche a livello globale hanno dimostrato una forte redditività e liquidità, con un ROTE globale dell’11,7%. Le banche italiane hanno registrato un utile netto aggregato di 23,7 miliardi di euro nel 2024, a conferma della loro resilienza. Tuttavia, gli utili del quarto trimestre sono diminuiti del 31% su base annua (YoY), riflettendo minori ricavi da interessi e maggiori accantonamenti per perdite su crediti. Tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 il settore è stato sconvolto da uno tsunami che non si vedeva da anni, con una progressione di annunci di acquisizioni e fusioni tra alcune delle principali banche italiane e straniere.
Il Risiko avviato è reso possibile dalla liquidità disponibile, dall’alto valore delle quotazioni, e dalla necessità di rafforzarsi dimensionalmente per competere in un mercato europeo più competitivo e con una politica economica americana più aggressiva.
Senza voler esaminare il merito di ciascuna operazione – ci penserà il mercato – oltre alla crescita dimensionale, rimane fondamentale il modello industriale per adattarsi a un’industria finanziaria in rapida evoluzione:
I risultati del risiko non saranno né brevi né semplici: l’integrazione tra banche può comportare effetti negativi sul servizio, rallentare la capacità di innovazione e frenare la trasformazione digitale, che cede il passo alla priorità della fusione operativa.
Occorre guardare e andare oltre il consolidamento: le operazioni di M&A sono strumenti per aumentare scala e sinergie, ma per rimanere competitive, le banche devono abbracciare una vera trasformazione digitale e sfruttare il potenziale dell’AI e dei dati.
Su alcuni domini applicativi le banche già operano:
L’AI può avere un impatto su prodotti, servizi, modelli operativi e di business in tutti i segmenti del banking:
ed essere la prossima frontiera della produttività e redditività.
È arrivato il momento di mettere a terra questo potenziale e iniziare a pensare a modelli post-digitali resi possibili dalla AI agentica.
Occorre settare realisticamente le aspettative sull’adozione dell’AI, gestire rischi, impatti sul lavoro, sulla reputazione e sulla fiducia, puntando alla crescita del capitale umano e evitando un nuovo digital divide interno.
Questo processo sarà guidato dalla roadmap del regolatore europeo ma anche dall’impatto delle politiche americane sui mercati finanziari, in un contesto di crisi geopolitiche e nuovo ordine geo-economico post-globale.
Sempre più necessaria è la unione bancaria e del mercato dei capitali, o meglio la “saving & investment union”.
Le banche dovranno:
che rappresenta un elemento di innovazione e trasformazione, non solo nei pagamenti, ma anche nel rapporto tra banche e clienti, e come strumento di stabilizzazione sui mercati, specie alla luce delle politiche USA sulle cryptovalute.
TARGET DI RIFERIMENTO
Il Banking Summit è rivolto ai membri del Board, CEO e Top Management, ai responsabili delle funzioni Business nei segmenti Retail, Commercial, Corporate & Investment Banking, nonché a COO, CSO, CIO, Chief Digital & Data Officer, Chief Innovation Manager, Risk Manager ed ESG Officer. In generale, si rivolge a tutte le figure coinvolte nei processi decisionali, di governance e gestione della trasformazione digitale nel settore dei servizi finanziari e assicurativi.
Nota importante:
La partecipazione al Summit da parte di aziende ICT non sponsor, consulenti IT e liberi professionisti sarà soggetta a valutazione e conferma da parte della segreteria organizzativa.