La direttiva PSD2 pone le premesse per l’affermazione di un nuovo modo di fare banca, attraverso la creazione di piattaforme multiservizi sviluppate e gestite da banche, società non finanziarie o da entrambe.

E’ importante capire cosa potrebbe succedere e come si stanno posizionando le banche italiane.
Con il recepimento della direttiva europea PSD2 dal 13 gennaio è caduto il monopolio dei dati, frutto di investimenti, relazioni con la clientela e regole molto stringenti. Il principio dell’account information ha almeno due effetti: la libertà di scelta del cliente, ma anche l’esposizione a rischi maggiori.

Inoltre si aprono le porte e si prospetta l’affermarsi di un ecosistema competitivo sempre più ampio, composto da attori e prestatori di servizi finanziari che prospettano l’impiego di nuove tecnologie per gestire i dati e condividerli, e che offrono user experience innovative. Le banche, che per tradizione detengono una certa esclusività nell’erogazione di servizi finanziari, oggi si vedono paradossalmente obbligate a favorire l’ingresso in scena di nuovi attori fintech potenzialmente capaci di aggredire la catena del valore dei servizi finanziari.

L’incontro quindi verterà non solo sui temi specifici della PSD2, ma come essa possa essere un fattore di innovazione verso modelli di banca  come piattaforma aperta dove l’uso di API e dei dati diventa fondamentale per nuovi aree di crescita e diversificazione dell’industria dei servizi finanziari.

 

Si rivolge ai rappresentanti del Board, CEO/Top Management, Business Management Funzionali del Retail, Commercial, Corporate & Investment Banking, COO, CIO, Chief Digital e Data Officer, Chief Innovation Manager coinvolti nel processo decisionale, di governo e gestione della trasformazione digitale degli operatori del mercato dei servizi finanziari.

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