Transizione verde e digitale per il sistema manifatturiero italiano. Il tema è al centro dei dati pubblicati dal nuovo Osservatorio MECSPE sul primo trimestre 2021
Per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, culmine della tabella di marcia fissata dal Green deal europeo, la Commissione UE punta molto sull’idrogeno verde, prodotto da fonti rinnovabili.
La valutazione dei fornitori in ambito informatico, a quasi tre anni dall’entrata del Regolamento, continua ad essere una nota dolente nelle aziende e nelle PA.
L’iniziativa conta oltre 200 membri e punta a lanciare soluzioni certificate di data sharing entro la fine dell’anno. Avrà una doppia anima: infrastrutture (per lo più) statunitensi e regole europee.
Stare al passo con l’evoluzione dei rischi informatici era già molto complesso prima che la pandemia, con la diffusione massiva dello Smart Working e il conseguente aumento delle esposizioni digitali, li rendesse una minaccia ancora più sfidante per qualsiasi tipologia di organizzazione.
Secondo le stime più aggiornate relative al modello del mercato digitale di The Innovation Group, infatti, nel 2020 il mercato digitale ha subito una decrescita dello 0,1%, a fronte di una significativa flessione del PIL pari, secondo i dati di Banca d’Italia, al 9%.
Le banche italiane sono state in grado di gestire le numerose sfide causate dalla crisi pandemica grazie alla capacità (ormai consolidata) di utilizzare gli strumenti tecnologici che hanno consentito, anche nella fase più critica dell’emergenza, di continuare a fornire i servizi essenziali.
In ambito Industria 4.0 l’Italia occupa una posizione importante nel panorama internazionale. Il Piano Industria 4.0, avviato nel 2016, è molto conosciuto per le misure relative all’iper e super ammortamento ma in realtà si tratta di un’iniziativa che si compone di altri pilastri importanti