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Sostenibilità ambientale e innovazione al cuore della Smart Mobility di BMW

N.  Ottobre 2019
        

a cura di Elena Vaciago 
Associate Research Manager, The Innovation Group

 

Intervista a Alberto Loiacono, BMW i Manager, BMW Italia

 

Qual è la strategia del gruppo BMW per una mobilità sostenibile e rivolta al futuro?

Oggi tutte le nostre soluzioni di mobilità sono pensate per la sostenibilità del pianeta rivolta alle generazioni future. Quindi si punta a sviluppare vetture con sempre meno emissioni, ma non solo: già ora abbiamo a portafoglio vetture elettriche e plug-in, scooter, e-bike e monopattini elettrici, quindi una visione della mobilità molto ampia, che punta a fornire ai clienti, come è nel nostro credo, sia la mobilità che il piacere di guida.

Oggi lo sforzo maggiore va verso la comprensione delle esigenze del cliente e di come soddisfarle con il migliore prodotto anche dal punto di vista della sostenibilità. Come ottenere tutto questo? Con la BMW i3 siamo partiti nel 2013 da un foglio bianco: un progetto “Born Electric”, una visione lungimirante improntata alla sostenibilità, con emissioni zero lungo tutta la filiera. Si è tenuto pertanto anche conto del processo produttivo che utilizza energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili e/o dalla seconda vita delle batterie “esauste” utilizzate come accumulatori (in modo che durante la notte si possa riutilizzare l’energia accumulata durante giorno), con un consumo del 50% di acqua in meno rispetto alle fabbriche tradizionali.

 

Quale vedete essere la risposta del mercato alle innovazioni in corso nel mondo Automotive?

 Il mercato si sta dimostrando pronto a recepire le novità che la mobilità elettrica offre per due principali motivi: da un lato la maggiore offerta di prodotti BEV e PHEV realmente in grado di soddisfare le quotidiane necessità sia di commuting casa lavoro che di lunghe percorrenze, dall’altro l’universo di servizi che rendono facile guidare elettrico. Un esempio è ChargeNow, che permette ai clienti del Gruppo BMW di ricaricare su colonnine pubbliche di differenti operatori con un unico contratto, un’unica app, un unico interlocutore sul 95% dei punti di ricarica in Italia e su oltre 80.000 in 16 paesi europei.

L’obiettivo è offrire soluzioni che rendano semplice ciò che crediamo essere difficile. In realtà la mobilità elettrica non è “difficile”, semplicemente ancora non la conosciamo bene come quella tradizionale, generando quella naturale diffidenza che il cambiamento intrinsecamente porta con sé.

 

 

Stiamo assistendo a un’accelerazione incredibile della mobilità elettrica. Quali sono i vostri obiettivi?

Il Gruppo BMW porterà avanti nei prossimi anni un ampliamento della gamma elettrificata forte e potente. Già oggi abbiamo in concessionaria tante vetture a disposizione: al 2023 contiamo di disporre di 25 prodotti, di cui 12 completamente elettrici. Alla fine del 2019 avremo 500mila clienti a livello globale che circoleranno su una macchina elettrificata del gruppo BMW, un numero elevato (essendo partiti con questi modelli nel 2013) che contiamo di raddoppiare entro il 2021: nei prossimi 2 anni ci aspettiamo quindi di acquisire lo stesso numero di clienti dei precedenti 6 anni, che rende facilmente l’idea di quanto rapido sia il cambiamento in atto in questo momento.

Ci aspettiamo pertanto che alcuni temi faranno la differenza tra i produttori: in aggiunta alle sfide legate al contesto regolamentare, ci sarà un elemento differenziante collegato al mix in portafoglio tra vetture BEV (Battery electric vehicle) e PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle), un elemento che agevolerà chi sarà in grado di far fronte alla crescente domanda proveniente dai clienti. A un certo punto sarà necessario essere massimamente flessibili per far fronte a picchi di domanda inattesi.

Per prepararsi a questa fase, il Gruppo BMW si è attrezzato creando piattaforme in grado di far uscire dalla stessa linea di montaggio una vettura di qualsiasi tipo, a benzina, diesel, ibrida plug-in oppure full electric. La X3 sarà la prima tra queste, dal prossimo anno potrà essere anche full electric. Dalla stessa linea di produzione, dallo stesso stabilimento, avremo quindi la possibilità di 4 tipologie diverse di motorizzazione. È ragionevole ipotizzare che in futuro vedremo cambiare le regole nei vari paesi e rapidamente il mix di domanda, ma noi saremo pronti a farvi fronte, a vivere questa evoluzione.

 

Oggi viviamo in un mondo caratterizzato da un basso livello di sostenibilità, la mobilità elettrica può essere una risposta a questo problema. Voi in che modo puntate a una maggiore sostenibilità?

È una sfida che raccogliamo spostando il discorso a tutta la filiera: per essere realmente sostenibili bisogna infatti vedere come tutto viene prodotto, non solo quanto emette la vettura nel suo ciclo di vita. BMW già oggi può contare in Europa su una produzione al 100% da fonti rinnovabili. Obiettivo è anche l’eliminazione delle terre rare con la nuova generazione di powertrain iX3, per fare questo il gruppo BMW ha avviato un progetto pilota “Cobalt for Development” che permetterà di ottenere solo cobalto da fonti certificate, etiche e sostenibili. Il tutto è indirizzato a portare la mobilità verso un discorso di approccio sostenibile a 360° (from well to wheel). In questo disegno, rientrano anche i servizi di mobilità, infatti, il car sharing permette l’utilizzo della stessa vettura da molti utenti è, quindi   sostenibile. BMW è partita da anni con DriveNow, conta 500 vetture a Milano, e tra queste le BMW I3 sono più richieste rispetto alle altre, hanno un 30% in più di utilizzi rispetto al resto del parco DriveNow.

Oggi le persone hanno compreso il valore di questi servizi di mobilità, che, per esempio ci fanno perdere meno tempo nella ricerca di un parcheggio. Da qui è nata la piattaforma di mobilità condivisa creata con Daimler, basata su 5 pilastri e sulle rispettive 5 società autonome: il car sharing con ShareNow (che proviene dalla fusione di Drive Now e Car2Go); Ride Hailing, con FreeNow che prende le mosse da MyTaxi, Parking, con la società ParkNow per il parking e ChargeNow per quanto riguarda i servizi di charging.

Quindi ora l’obiettivo diventa generare efficienza e semplicità rivolta al cliente, che, per esempio tramite un’unica app potrà prenotare il parcheggio con ricarica e scegliere la macchina da usare in car sharing; il tutto direttamente dal proprio smartphone. Secondo BMW lo sviluppo della mobilità sostenibile passa anche da come viene vissuta quotidianamente l’auto, non solo da come viene gestita dal punto di vista produttivo.

 

 

 

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