LA SETTIMANA DIGITALE – LE NUOVE STIME DEL PIL IN ATTESA DELLA NADEF
La settimana digitale – Le nuove stime del PIL in attesa della Nadef

PIL

S&P migliora le previsioni sul PIL Italia nel 2020: il dato ariva in prossimità della pubblicazione della Nota di aggiornamento al DEF. In arrivo nuove iniziative dal governo per promuovere la trasformazione digitale nel Paese mentre sul fronte USA-Cina viene sospeso il ban di Trump contro il social media Tik Tok.

 

[PIL ITALIA E SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE]

Pil Italia -9,6% nel 2020 (Prometeia)

Prometeia stima per l’Italia una flessione del PIL, nel 2020, pari al 9,6% con una ripresa nel 2021 al +6,2% e al +2,8% nel 2022. Il recupero sarà disomogeneo (tra settori ed aree geografiche), incompleto (la forza del rimbalzo del terzo trimestre si dimostra insufficiente a recuperare i livelli pre-pandemia) e incerto (incombe il rischio economico di una possibile seconda ondata autunnale del virus).

Dopo la pronta risposta del Governo alla crisi attraverso lo stimolo fiscale, l’attenzione ora è posta sull’utilizzo dei fondi europei che, per l’Italia, ammontano a 207 miliardi di euro tra il 2021 e il 2027. Con un primo accesso ai fondi nella seconda parte del 2021 e un ipotizzabile utilizzo del 70% delle risorse messe a disposizione (145 miliardi), Prometeia stima un impatto aggiuntivo del Next Generation EU alla crescita del PIL pari a 1,7 p.p. al termine del 2023.

S&P: migliora stima Pil Italia 2020 a -8,9%

Standard & Poor migliora la stima sul Pil italiano nel 2020 a -8,9% rispetto al precedente -9,5%. Nel 2021 la crescita rimbalzerà al 6,4% rispetto al 5,3% precedentemente indicato. Nel rapporto dell’agenzia di rating si sottolinea come l’Eurozona in generale si stia riprendendo “più velocemente del previsto” dalla crisi provocata dal Covid-19.

Istat, consumi tornano a scendere: vola solo commercio on-line

Tornano a scendere i consumi in Italia. Secondo quanto rilevato dall’Istat, a luglio le vendite al dettaglio segnano una diminuzione rispetto a giugno del 2,2%, dopo il +10,2% di giugno. Una diminuzione generalizzata che vede solo l’eccezione del commercio on-line che anche al termine del periodo di lockdown continua a volare. Le principali associazioni di categoria chiedono interventi risoluti al governo per rilanciare i consumi.

In particolare risultano in calo sia le vendite dei beni non alimentari (-3,2%), sia quelle dei beni alimentari (-1%). Su base annua si registra una diminuzione delle vendite del 7,2%, determinata soprattutto dall’andamento dei beni non alimentari (-11,6%), in notevole diminuzione sia nella grande distribuzione sia nelle imprese operanti su piccole superfici. In calo, anche se in misura nettamente inferiore, anche le vendite dei beni alimentari  (-1,1%). Rispetto a luglio 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 3,8% per la grande distribuzione e dell’11,7% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 7,0% mentre il commercio elettronico è in crescita (+11,6%).

[ITALIA DIGITALE]

Ecosistema italiano della blockchain: i dati dell’Osservatorio Ibno

Tra novembre 2019 e maggio 2020, l’Osservatorio Blockchain Italiano (Ibno) ha condotto un’indagine qualitativa su un campione di 60 imprese classificate in “user” (utilizzatrici della tecnologia e che hanno sviluppato una blockchain proprietaria) e “provider” (fornitrici della soluzione tecnologica). Obiettivo dello studio è stato comprendere lo stato dell’arte della blockchain e disegnare una prima mappatura dell’ecosistema italiano.

In particolare, dall’analisi è emerso che il 52% delle imprese users dichiara di aver avviato un progetto in ambito blockchain (contro il 60% dei provider). Il 23% delle imprese utilizzatrici e il 22% di quelle fornitrici sostiene, inoltre, di aver un progetto pilota in ambito blockchain (si tratta di imprese relativamente “giovani” che per la prima volta si avvicinano al mondo della tecnologia in esame). Infine, il 25% delle imprese user e il 18% di quelle provider della tecnologia hanno adottato un progetto che è ancora in fase di sviluppo.

pil

Con riferimento agli ambiti di applicazione, il 60% delle imprese user dichiara di integrare la blockchain per garantire la tracciabilità delle sue attività e per offrire ai consumatori un servizio a valore aggiunto (es. tracciare la filiera agroalimentare, monitorare le donazioni, tracciare le transazioni assicurative, ecc…). Il 30% degli intervistati, invece, applica la tecnologia nell’ambito dei documenti aziendali (es. nel settore della valutazione della conformità: certificati, documenti, prove e verifiche). La restante parte (10%) applica la tecnologia nei processi di acquisto, facilitando le attività di compravendita tra attori senza l’ausilio di intermediari esterni (es. tokenizzazione della tradizionale raccolta punti).

Per quanto riguarda, infine, i principali ostacoli all’utilizzo della blockchain, l’analisi rileva che per il 62% degli users le maggiori difficoltà riguardano i costi legati alla tecnologia mentre per il 38% sono legate agli aspetti tecnici della blockchain (complessità della sua architettura strutturale e rigidità delle procedure aziendali e del sistema informativo interno non sempre facilmente integrabile con i protocolli e i processi della blockchain). Tali problematiche emergono anche con riferimento alle imprese provider.

È legge l’innovazione digitale per la PA, semplificata

Il decreto “Semplificazione e innovazione digitale” è legge. Adesso, entro il 28 febbraio 2021, le amministrazioni pubbliche sono tenute ad avviare i loro processi di trasformazione digitale (data flessibile per i comuni con meno di 5.000 abitanti) rendendo i servizi pubblici fruibili in digitale. Immediato il commento del Ministro dell’Innovazione tecnologica e della Digitalizzazione Paola Pisano che ha affermato come adesso si disponga di un insieme di norme grazie a cui «poter accelerare lo sviluppo migliorando la qualità della vita dei cittadini e agevolando il lavoro delle imprese. Con questo provvedimento l’Italia dimostra all’Europa che ci stiamo già muovendo nella direzione indicata dal Recovery Fund».

Le strutture della PA potranno, altresì, beneficiare di procedure semplificate per dialogare con imprese, startup, centri di ricerca, un processo che richiede cambiamento culturale di una PA che si è messa in discussione anche durante la pandemia e che ha dato prova di poter cambiare con la decisione di mantenere in smart working il 50% dei dipendenti pubblici fino alla fine dell’anno (compatibilmente con il lavoro svolto).

Ministero sviluppo: online la piattaforma su Strategia digitale

È online la piattaforma “Strategia digitale – Laboratorio per il futuro”, un aggregatore di progetti e contenuti sulle politiche digitali promosse dal Mise in ambiti quali tecnologie emergenti, banda ultralarga, innovazione e trasformazione digitale.

Con l’avvio della piattaforma, sottolinea il dicastero guidato da Stefano Patuanelli, «si inaugura una importante sinergia tra i progetti ‘Ultranet’ di Unioncamere e ‘Crescita digitale in Comune’ di Ali (Autonomie locali italiane), con il coordinamento strategico di Infratel, per promuovere l’accelerazione dei lavori della rete in fibra per mezzo di roadshow mirati e maratone digitali. Questi progetti puntano inoltre a favorire la conoscenza e la diffusione della banda ultralarga tra i cittadini mediante iniziative specifiche di comunicazione digitale, tra cui il lancio di una mini-webserie».

[TECH WAR]

TikTok salvo (per ora) in USA: giudice sospende il blocco imposto da Trump

Tik Tok continuerà ad essere attiva nel territorio USA dopo l’accoglimento del ricorso presentato da ByteDance, società pechinese proprietaria del noto social network.

La Corte d’Appello di Washington DC, infatti, ha sospeso fino al 12 novembre l’entrata in vigore del blocco totale dell’app disposto da Trump.

I legali di TikTok hanno espresso soddisfazione per la sentenza, affermando di «essere felici che la Corte si sia detta d’accordo» e promettendo di continuare a difendere i propri interessi e quelli degli utenti, e assicurando che continuerà il dialogo con l’amministrazione Usa «per trasformare la proposta, a cui il presidente ha dato la propria approvazione preliminare, in un accordo». Il riferimento è alla trattativa in corso tra ByteDance, Oracle e Walmart, attraverso la quale TikTok spera di risolvere i problemi sollevati dalla Casa Bianca ed evitare il bando.

L’ANTECEDENTE- TikTok e WeChat, la contromossa della Cina: “Bloccheremo le aziende straniere”

PER APPROFONDIRE – Come procede la guerra di Trump contro TikTok e WeChat

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