COME CAMBIA LA MOBILITà DOPO IL COVID-19
Come cambia la mobilità dopo il Covid-19

Covid-19

Tra i diversi effetti che sta causando, il Covid-19 modificherà sensibilmente anche le modalità di spostamento delle persone. L’inversione di trend è stata (in parte) già rilevata nei primi giorni della Fase 2: nuove opportunità per la green mobility.

Tutti nel mondo della mobilità hanno sofferto durante i 2 mesi dell’emergenza generata dal Covid-19: dall’Automotive, che ha subito sia un crollo delle vendite, sia un arresto della produzione di nuovi veicoli per la chiusura delle fabbriche, al noleggio auto, al comparto assicurativo, dove sono diminuiti i rinnovi delle polizze auto e la sottoscrizione di polizze per auto nuove, fino al trasporto, bus, treni e aerei, che ha vissuto il crollo della domanda, mezzi bloccati, prenotazioni cancellate, rimborsi.

Come riportano i dati dell’ultimo Cerved Industry Forecast (dedicato agli impatti attesi del COVID-19 su oltre 200 settori dell’economia italiana) si prevedono due scenari:

  • uno scenario base, secondo il quale l’emergenza terminerebbe a maggio 2020 e sarebbero necessari due mesi per tornare alla normalità;
  • uno scenario pessimistico, che prevede la durata dell’epidemia fino alla fine del 2020, sei mesi per tornare alla normalità e un completo isolamento dell’economia italiana.

Tra i settori della filiera più colpiti dal Covid-19 figurano i trasporti aerei (calo del fatturato complessivo del -25% nello scenario base e del -55% nello scenario pessimistico) e la gestione degli aeroporti (-22,5% nello scenario base e -50,4% nello scenario pessimistico). Nell’ipotesi di un ritorno alla normalità relativamente breve (scenario base), nonostante le gravi perdite del 2020, i settori della ristorazione, dell’autonoleggio, dei trasporti pubblici locali, dei trasporti aerei, marittimi e ferroviari, della gestione delle autostrade e degli aeroporti, nel 2021 potrebbero ritornare ai valori di fatturato del 2019. Nel caso si verifichi lo scenario pessimistico, nel 2021 i ricavi del 2019 risulterebbero invece distanti in tutti i settori della filiera.

Fonte: Cerved, 2020

Anche i player della nuova mobilità condivisa sono stati colpiti dalla crisi: pensiamo agli impatti subiti dal car sharing, ad esempio, che in Italia vanta numerosi player ancora in una fase di assestamento dei modelli di business. Car sharing e car pooling (quest’ultimo ancora embrionale come modello di mobilità), anche in fase di ripartenza avranno difficoltà a soddisfare le esigenze di distanziamento sociale e sanificazione dei mezzi.

Gli unici che in questo momento potrebbero beneficiare dalla situazione sono gli attori della micro-mobilità (monopattini, biciclette elettriche, scooter sharing) che offrono un servizio caratterizzato da costi contenuti, mobilità individuale ed ecosostenibile, e che soprattutto stanno venendo incontro all’esigenza delle municipalità di ridurre l’afflusso al trasporto pubblico. Un po’ ovunque, per evitare il ricorso in massa ai mezzi privati (e la conseguente congestione delle strade) e per far rispettare le raccomandazioni di distanza tra le persone sui mezzi di trasporto pubblico, i Comuni si impegnano nella rimodulazione della viabilità, che passa anche attraverso nuove piste ciclabili e incentivi al noleggio dei mezzi di micromobilità elettrica, quali bici, monopattini e scooter.

Ecco quindi partire tutta una serie di iniziative volte a favorire la micromobilità green: a Milano ad esempio vedremo girare molte più bici, eBike e monopattini. Il Comune sta cambiando la viabilità per far posto a nuove aree pedonali e ciclabili, per 35 KM complessivi di strade urbane: in Corso Venezia, Corso Buenos Aires, Viale Monza, Via Sardegna, Via Buonarroti e Viale Zara, come mostra la foto. Si punta soprattutto a riorganizzare gli spazi delle carreggiate, allargando i marciapiedi e spostando i parcheggi più al centro della carreggiata, come nella foto successiva.

Da parte del Governo dovrebbero invece essere introdotti incentivi per l’acquisto di mezzi di mobilità sostenibile. Il bonus (come anticipato dal Ministro dei Trasporti Paola De Micheli) sarebbe riconosciuto ai cittadini residenti in città (o aree metropolitane) con più di 60.000 abitanti, e potrebbe essere utilizzato per bici, eBike o monopattini elettrici, ma anche per acquistare credito nei servizi di sharing cittadino, che oltre ai suddetti mezzi, comprendono anche scooter e vetture.

Un tema poi molto importante è il sostegno che potrebbe ricevere in questo periodo la mobilità elettrica: per gli acquisti di veicoli elettrici, con i giusti incentivi, potremmo assistere nei prossimi mesi a un trend di domanda accresciuto rispetto al passato.  La gente si è infatti abituata in questo periodo a un’aria più pulita e a strade più tranquille, e questo potrebbe spingere le persone a ripensare il proprio modo di viaggiare. Sempre a Milano, il sindaco Sala ha detto che la città mira ad elettrificare tutti i trasporti pubblici entro il 2030. Anche secondo Legambiente, dopo lo stop causato dal Covid19, inizia con la fase 2 dell’emergenza Covid-19 un’occasione di rilancio dell’economia in chiave green, che può far bene sia alle famiglie, sia alle aziende. Legambiente ha stilato un pacchetto di 33 proposte che sottopone al governo.

La riapertura nella Fase 2 potrebbe quindi servire a ridisegnare in modo più allargato la nuova mobilità:

  • per gli amministratori pubblici è un’occasione che aspettano da decenni, e che potrebbe non ripresentarsi più. Maggiori piste ciclabili, riqualificazione energetica, banda larga, controlli ambientali;
  • per gli operatori della mobilità, il momento è piuttosto delicato: per uscirne sarà fondamentale la relazione che saranno in grado di instaurare con i propri clienti, a cui proporre un’offerta ricca, innovativa, che incontra le loro esigenze.

Quindi, se l’obiettivo delle istituzioni deve essere quello di riprogettare l’intero ecosistema della mobilità, per i singoli operatori la priorità sarà fondare il proprio modello di business sui reali bisogni di intere collettività.

Come rilanciare la Mobilità e i Trasporti con il Digitale?

Il WebinarIL MONDO DELLA SMART MOBILITY DOPO IL COVID-19, organizzato da PwC e The Innovation Group per il prossimo 12 maggio 2020 (dalle 11.30 alle 12.30), con la partecipazione di Paolo Guglielminetti, Partner, Global Railways & Road Transport Leader, PwC, Paolo Ferrecchi, Direttore Generale, Cura del Territorio e dell’Ambiente, Regione Emilia-Romagna,  Fabio Pressi, Ceo, Infoblu – Telepass e Giovanni Coppola, Head of Marketing Strategy, E-Mobility, Enel X.

Durante l’incontro si farà luce sui seguenti aspetti:

  • Gli impatti del Covid-19 nel mondo dei trasporti, le misure possibili per il rilancio a breve e medio/lungo termine
  • L’importanza di monitorare la mobilità dai dati puntuali e in real time sugli spostamenti, alla variazione delle preferenze degli utenti
  • Distanziamento sociale, smartworking e nuovi orientamenti dei consumatori: cosa cambierà nelle abitudini delle persone nei prossimi anni?
  • Come pianificare il sistema dei trasporti soluzioni per evitare i rischi di contagio, ricreando il “trust” degli utenti
  • La ripartenza passa dalla mobilità elettrica e sostenibile.

 

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