Sono in tutto 7.246 i Comuni (pari al 92% del totale dei Comuni italiani) che hanno fatto richiesta per accedere al Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione gestito dalla Ministra Paola Pisano.
L’esigenza di elaborare rapidamente strategie di contenimento efficaci del virus ha evidenziato l’importanza delle tecnologie digitali per consentire la continuità della maggior parte delle attività precedentemente in atto. Adesso bisognerà comprendere quali strategie di execution il Paese dovrà mettere in atto.
E’ con le riunioni degli Stati Generali, l’attivazione ufficiale dell’app Immuni e i dubbi su un’eventuale rilancio di Industria 4.0 (che potrebbe diventare Impresa 4.0 Plus) che l’Italia riparte davvero.
Il lockdown ha fatto emergere in maniera ancora più evidente le criticità strutturali del Paese. La ripartenza sarà un’opportunità per creare infrastrutture resilienti. Se ne parlerà il prossimo 26 maggio alla web conference di TIG, in cui interverrà la Ministra per la PA Dadone.
La Commissione Europea stima per il 2020 una caduta del PIL Italia pari al 9,5%. Ancora nel caos la vicenda relativa all’app “Immuni” mentre indaga il Copasir. Ma il Covid-19 avvicina gli italiani al mobile e online banking.
Il PIL italiano per il 2020 viene continuamente rivisto a ribasso, aumenta lo Smart Working (anche se nella maggior parte delle imprese il lavoro agile non avviene in condizioni di sicurezza), crescono gli abbonati Netflix ma l’infrastruttura regge (anche se con difficoltà).
Nella lotta al coronavirus il vero alleato è quello tecnologico: shopping online, Smart Working, campagne di fundraising sono solo alcune delle attività portate avanti in questi giorni e rese possibili dagli strumenti digitali. Ma non basta: si può fare di più, ma a che prezzo?
Il Ministro Paola Pisano ha presentato gli obiettivi che guideranno il suo dicastero, con l’ambizioso titolo di “Piano Nazionale dell’Innovazione 2025”. Il commento dell’analista.