Il termine “crisi” non vuol dire problema o sofferenza, sta piuttosto a significare scelta, decisione: deriva, infatti, dal greco “krino” che rappresenta un punto di rottura ed è importante sottolineare tale aspetto in quanto evoca il processo di scelta.
La pandemia ha favorito il ricorso al lavoro a distanza in modo inedito in Italia (e a livello mondiale) sia durante il Lockdown sia dopo. L’adozione di modelli di lavoro diversi rispetto al passato, con una componente maggiore di lavoro da distanza, è un trend che si sta consolidando.
Il periodo dell’emergenza Covid ha portato grandi insegnamenti sulle priorità e le linee guida da seguire nella gestione delle risorse umane. La trasformazione del lavoro è tuttora in corso, lo smart working è solo uno dei cambiamenti in atto.
La paura di una seconda ondata del virus fa volare il numero di download dell’app Immuni che nel frattempo adesso diventa disponibile anche all’estero. Al via l’accordo Nexi-Sia mentre Bruxelles si pronuncia sulla data protection.
Il telelavoro o lavoro agile o lavoro ubiquo di qualità che dà al lavoratore la possibilità di lavorare fuori dalla sede del datore di lavoro è solo un corollario di una diversa concezione degli uffici, della loro organizzazione, del lavoro supportato da tecnologie digitali.
Come è stato affrontato il tema dell’emergenza Covid-19 in Italiaonline e quali problemi sono stati riscontrati nell’ambito della cybersecurity.
Durante l’emergenza il ricorso allo smart working è stato reso molto più facile per i datori di lavoro (nel pubblico e nel privato) essendo stati alleggeriti alcuni vincoli burocratici. Con la ripresa, in molti puntano a mantenerlo avendo verificato con mano i benefici del nuovo paradigma.
Come si è modificata l’offerta di servizi delle banche con il Covid-19? Quali cambiamenti nelle abitudini dei clienti è stato possibile osservare?