Milano data-driven: inclusione digitale, servizi ai cittadini

All’interno del Comune di Milano si è lavorato sin da subito ad un piano di trasformazione digitale ad ampio raggio caratterizzato, da un lato, dalla componente tecnologica in senso più stretto (consolidamento delle infrastrutture e sviluppo di servizi digitali), dall’altro, da un complementare lavoro svolto sulla diffusione della cultura digitale, attività che si è basata sulla consapevolezza che lo sviluppo dei servizi digitali deve avere come presupposto la loro fruizione a tutti i cittadini in uguale misura.

Lavorare su questi due filoni (tecnologico e culturale) ha permesso, nel momento in cui si è manifestata l’emergenza, di disporre di una solida infrastruttura digitale. Essendo stata Milano la più grande città europea colpita per prima dal Covid-19, si è dovuti passare molto velocemente dallo shock all’azione, mettendo innanzitutto a fattor comune tra tutti gli assessorati le attività tecnologiche fino a quel momento implementate. Al riguardo uno dei principali progetti, partito già nell’ottobre 2016, ha riguardato la promozione di un piano di interoperabilità dei dati: in particolare, si è lavorato per creare un unico grande data lake all’interno del Comune di Milano (poi diventato uno smart lake) con dati che potessero essere condivisi e resi accessibili da tutte le direzioni che ne avvertissero la necessità così da poter sviluppare servizi efficienti per i cittadini.

Un’ulteriore attività riguarda il Fascicolo del cittadino, che prevede per ogni cittadino milanese l’attivazione di una propria area privata sul portale istituzionale dell’Amministrazione comunale in cui reperire, ad esempio, informazioni anagrafiche del nucleo famigliare, lo stato delle iscrizioni ai servizi per l’educazione e la scuola dell’obbligo, i documenti tributari nonché il collegamento ai servizi online della mobilità. Nel mese di maggio è stata, rilasciata un’app che offre la possibilità di scaricare certificati, prendere appuntamenti, visionare i propri pagamenti direttamente sul telefono mobile, nell’obiettivo di sviluppare sempre più servizi che raggiungano il cittadino attraverso lo strumento digitale che utilizzano maggiormente, il mobile appunto.

Grazie al lavoro fatto negli anni precedenti, quindi, nella fase più acuta dell’emergenza, è stato possibile offrire il supporto necessario a tutti i servizi che gli altri assessorati dovevano tempestivamente mettere in atto. Ad esempio, è stato lanciato il progetto “Milano Aiuta” in cui sono state raccolte, da un lato, le richieste di chi aveva maggiore necessità di supporto, dall’altro, i nominativi dei volontari che si rendevano disponibili: in questo modo è stata permessa l’erogazione di attività quali, ad esempio, la distribuzione dei buoni pasto alle famiglie che ne facevano richiesta (sono stati forniti circa 6.500 buoni a famiglie a settimana durante il periodo più critico della pandemia) o dei dispositivi di protezione individuale alle farmacie e ai medici di base.

Un altro progetto recente è quello relativo alla riapertura dei locali, possibile grazie alla collaborazione con bar e ristoranti per individuare spazi esterni per mantenere il distanziamento sociale e garantire il rispetto delle misure di sicurezza. Correlando i dati dell’urbanistica, del commercio e incrociandoli con le richieste ricevute, in meno di una settimana sono stati erogati circa 2.800 permessi gratuiti di utilizzo del suolo.

Infine, con riferimento alla mobilità, grazie al lavoro svolto già in passato in collaborazione con l’Assessorato alla Mobilità e ai Lavori Pubblici e volto a intensificare il bacino di dati e l’infrastruttura, è stato possibile realizzare, sulla base del Piani di Governo del Territorio e sulla cartografia di Milano, quasi 35 km di pista ciclabile.

Nessuna di queste attività sarebbe stata possibile senza il lavoro portato avanti negli ultimi quattro anni, che ha creato le premesse per lo sviluppo di una necessaria interoperabilità, che ha reso  possibile il superamento dei silos tra gli assessorati e le diverse aree specialistiche. In questo percorso i principali strumenti abilitanti sono stati l’informatica e la digitalizzazione, grazie a cui è stato possibile realizzare i progetti citati in precedenza e soprattutto offrire al cittadino i servizi di cui necessita (fine ultimo di qualsiasi attività innovativa).

CONTRIBUTI

I contributi di questa sezione comprendono documenti, relazioni e sintesi di interventi effettuati dai Relatori delle Web Conferences, degli Eventi Territoriali e del DIGITAL ITALY SUMMIT promosso da The Innovation Group.

Essi possono includere, inoltre, articoli e Paper che abbiamo ritenuto di particolare interesse per aprire o contribuire al dibattito sulle politiche industriali e sull’impatto dell’innovazione tecnologica sul mercato e sull’industria del digitale sull’organizzazione delle imprese, della Pubblica Amministrazione, del Terzo Settore e del lavoro.


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