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Oggi, in piena pandemia, siamo al 100% di lavoro da remoto e il Bosco continua a essere un concetto molto valido.
Ne parliamo direttamente con Giorgio Borgiattino, Green&Mobility Manager di CSI Piemonte, che su questi temi interverrà nel corso dello SMART MOBILITY, TRANSPORT & LOGISTICS SUMMIT del prossimo 21 aprile 2021.
TIG. Con quale obiettivo è partito il progetto di Bosco Virtuale di CSI?
Giorgio Borgiattino. Il Bosco virtuale è nato nel 2013 per dare risalto del minor numero di km percorsi dai dipendenti del CSI con la sperimentazione del telelavoro. Parlare di km e relativa CO2 risparmiata è meno comprensibile che parlare di numero di alberi che assorbono la stessa quantità di CO2: il bosco è una immagine più evidente ed immediata.
TIG. Quali numeri avete raggiunto a oggi? A quanti ettari corrisponde oggi il vostro Bosco virtuale?
Giorgio Borgiattino. L’ultima misurazione con dati affidabili risale a prima della pandemia: avevamo raggiunto 805mila km di strada percorsi in meno all’anno, pari a un risparmio di 130mila kg di CO2. Avevamo un Bosco virtuale di oltre 6 ettari, come se avessimo piantato oltre 6.000 alberi.
Oggi, con la pandemia, e quindi con il 100% dei lavoratori in grado di lavorare da remoto, e con una oscillazione di presenze in sede in questi ultimi 12 mesi che va dal 4% al 30% a secondo delle chiusure (su un totale di 1.075 dipendenti), è veramente difficile calcolare il risparmio in emissioni di CO2, ma potrebbe essere tranquillamente decuplicato.
TIG. Tutto questo si sposa bene con il tema dello Smart Working: qual è la situazione in CSI con riferimento a questa modalità di lavoro?
Giorgio Borgiattino. Con la pandemia è stato varato l’istituto del Lavoro da Remoto, mentre lo smart working è stato sospeso, ma con riferimento a quest’ultimo, lo stato di attuazione pre-emergenza Covid-19 era stato approvato dal Consiglio di Amministrazione (nella seduta del 20 dicembre 2018) ed era stato varato il Regolamento sul lavoro agile per i dipendenti (in vigore dal 21 gennaio 2019), rendendo strutturale questa modalità organizzativa.
Nello stesso periodo è stata fatta la formazione sulla sicurezza sul lavoro da casa, in luogo pubblico o all’aperto, per evitare nuove tipologie di incidenti al di fuori del classico ufficio. Nel 2020, fino al verificarsi dell’emergenza Covid-19, i dipendenti Smart Worker erano già 380, pari al 35% della popolazione aziendale.
TIG. Smart Working è anche sinonimo di maggiore sostenibilità ambientale: i lavoratori hanno apprezzato l’iniziativa del Bosco virtuale?
Giorgio Borgiattino. I lavoratori hanno molto apprezzato l’iniziativa, sia per i benefici ambientali sia per quelli di bilanciamento casa/ lavoro.
TIG. Quali saranno i prossimi sviluppi per la piattaforma digitale del Bosco?
Giorgio Borgiattino. Se per ora non abbiamo una vera e propria piattaforma digitale (i calcoli sono effettuati su tabelle excel), in futuro sarà creata una piattaforma digitale per incrociare le presenze in sede con i km casa/lavoro di ogni singolo lavoratore, e per calcolare in automatico il risparmio di CO2 giornaliero. Sarà anche misurato quanto si è esteso il Bosco virtuale durante la pandemia.
Come realizzare una Mobilità Smart e Sostenibile?
Il tema sarà al centro dei lavori dello SMART MOBILITY, TRANSPORT & LOGISTICS SUMMIT – Ripensare Mobilità Urbana, Mobilità delle Merci e Mobilità Sostenibile
Evento in Live Streaming del 21 aprile 2021.
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