Per trasformare il comparto agricolo italiano le tecnologie da sole non bastano. Servono cultura, ricerca, nuovi modelli organizzativi e integrazione dei dati.
Nelle aziende italiane cresce la consapevolezza di dover garantire ai clienti la migliore esperienza possibile. Motivazioni e strumenti tecnologici ci sono, ma non mancano gli ostacoli.
Dopo la corsa allo smart working degli anni scorsi, ora le imprese e la Pubblica Amministrazione italiane si spostano su altre priorità di trasformazione.
Utilizzare gli open data e promuovere una comunicazione pubblica e istituzionale che sia inclusiva, corretta e trasparente: anche così si può contribuire a ridurre le disparità di genere.
La Strategia Cloud Italia dovrà servire a modernizzare i servizi delle amministrazioni centrali e locali, ma anche a garantire quella sicurezza che oggi manca.
L’iniziativa conta oltre 200 membri e punta a lanciare soluzioni certificate di data sharing entro la fine dell’anno. Avrà una doppia anima: infrastrutture (per lo più) statunitensi e regole europee.
Nel percorso di adozione del cloud ibrido molte aziende hanno fatto una temporanea marcia indietro, come svelato da un’indagine condotta da Vanson Bourne per Nutanix. Si vive una fase di “dincanto”, senza però dimenticare gli obiettivi di medio termine.