ARCHIVIO
In un mondo “frammentato”, la tecnologia non può più essere neutrale

Mentre il 20 gennaio Donald Trump celebrava il suo ritorno alla Casa Bianca, al World Economic Forum di Davos, si tornava a parlare di cambiamento climatico, innovazione tecnologica, geopolitica e lavoro ed economia.

Promemoria per il futuro, dove ci porterà la tecnologia?

Secondo il Mit Technology Review, intelligenza artificiale e chiplet sono fra le tecnologie più “dirompenti” del momento e potenzialmente capaci di cambiare il mondo.

Tecnologia ostile o responsabile? Dipende da noi

Dalla sanità all’agroalimentare, dalle Internet company alla Pubblica Amministrazione, passando per i vendor Ict: gli esempi di tecnologia “amica” della società e delle persone non mancano, anche in Italia.

Toscana: tra passato, presente e futuro

Promuovere una copertura infrastrutturale, valorizzare l’attività di ricerca e digitalizzazione del sistema sanitario all’interno della Toscana.

Come creare città sostenibili, intelligenti, resilienti

Gli obiettivi di sostenibilità previsti dal PNRR aprono nuovi scenari anche in ambiti quali smart government, smart city e smart mobility.

Milano data-driven: inclusione digitale, servizi ai cittadini

All’interno del Comune di Milano si è lavorato sin da subito ad un piano di trasformazione digitale caratterizzato, da un lato, dalla componente tecnologica in senso più stretto, dall’altro, da un complementare lavoro svolto sulla diffusione della cultura digitale.

Coronavirus: la tecnologia al servizio della “nuova” normalità

A seguito della pandemia di Coronavirus in corso, l’Italia, oltre alle terribili perdite in capitale umano, è destinata ad attraversare la crisi più difficile dal secondo dopoguerra, peggio di quella del 2008  nata dalla crisi dei mercati finanziari e poi trasferita nell’economia reale.

Perché non dovremmo preoccuparci della tecnologia

Aprile 2018
L’innovazione tecnologica e lo sviluppo dell’ICT hanno imposto cambiamenti anche, e soprattutto, in ambito lavorativo: più volte ci si è chiesti, infatti, se la tecnologia crei o distrugga posti di lavoro, se il continuo bisogno di innovare sviluppi nuove opportunità o renda sempre più superflua la presenza umana.