PNRR, Transizione Digitale e PA Locale: l’indagine di TIG – Gruppo Maggioli
Il Caffè Digitale


L’indagine annuale di TIG – The Innovation Group e Gruppo Maggioli analizza le evoluzioni nella transizione digitale degli enti locali, guardando con un occhio di attenzione al ruolo e all’efficacia degli investimenti del PNRR nell’avvio e nello sviluppo dei progetti digitali. Cosa accadrà d’altra parte a questi progetti oltre l’orizzonte del 2026?
Gli investimenti del PNRR hanno fornito una spinta rilevante alla transizione digitale degli enti pubblici, sia a livello centrale sia nei territori, dalle Regioni fino ai Comuni. Cloud computing, interoperabilità, valorizzazione dei dati e sicurezza informatica sono solo alcuni tra i principali ambiti su cui si è incentrata la digitalizzazione del settore. Al fine di monitorare e analizzare questa evoluzione nei percorsi di transizione digitale nelle pubbliche amministrazioni, in particolare a livello locale, TIG – The Innovation Group in collaborazione con Gruppo Maggioli promuove da alcuni anni una rilevazione annuale, l’”Indagine sulla transizione digitale nella PA locale”. L’edizione di quest’anno, condotta tra giugno e luglio 2025 e che ha coinvolto 476 rispondenti appartenenti a Comuni, Unione di Comuni, Città Metropolitane e Province, si è incentrata in particolare sul tema della gestione dei progetti digitali post-PNRR, per comprendere come e se gli enti locali e i Comuni stanno cominciando ad affrontare questo tema, che diventerà cruciale a partire dal 2026. Di seguito alcuni dei principali risultati emersi.
Il ruolo del PNRR nella transizione digitale
Secondo il 90% degli intervistati i finanziamenti del PNRR hanno avuto un ruolo importante, se non fondamentale, nelle fasi di avvio e sviluppo dei progetti digitali all’interno degli enti: è una conferma del ruolo di driver del Piano nella digitalizzazione degli enti pubblici sul territorio. Inoltre, aumenta anno su anno la percentuale di chi considera questi finanziamenti molto o estremamente efficaci per la transizione digitale del proprio ente: rispetto all’edizione 2024, questo dato è passato dal 30% all’attuale 35%, con una crescita soprattutto nella quota degli intervistati che li ritiene “estremamente efficaci”, dal 5% al 9%. In altre parole, si rafforza l’opinione dei partecipanti all’indagine sull’importanza e sull’efficacia di questi investimenti nei percorsi di digitalizzazione degli enti locali.
La gestione post-PNRR dei progetti digitali
Tra gli intervistati, uno su cinque ammette di non aver ancora affrontato il tema di come gestire i progetti digitali già avviati una volta conclusa l’esperienza del PNRR, oltre l’orizzonte del 2026; a questi si aggiunge circa uno su due che ammette di non essere a conoscenza dei piani del proprio ente a riguardo. L’incertezza rispetto a questo tema, inoltre, si conferma anche tra chi dichiara un piano di gestione post-2026: uno su quattro tra chi si è attivato non ha infatti ancora individuato azioni concrete per gestire questi progetti.
Si tratta d’altra parte di un argomento complesso, che non si esaurisce con l’individuazione di risorse economiche alternative, ma tocca anche aspetti relativi alle competenze e alla disponibilità di risorse umane per la gestione dei progetti digitali. In questo senso, il tema della formazione emerge come un ambito su cui intervenire, sia tra i più consapevoli sia tra chi non si è attivato (o non sa). Il venir meno delle risorse economiche del PNRR rischia infatti di indebolire la capacità di compensare l’eventuale mancanza di competenze digitali interne con risorse esterne: investire in formazione significa pertanto rafforzare la capacità di governare questi progetti.
C’è d’altra parte anche una quota di chi si è attivato per gestire il post-PNRR – uno su cinque – che dichiara di stare valutando un ripensamento o una rivalutazione dei progetti digitali in corso. Si corre pertanto il rischio di assistere a dei “passi indietro” nei percorsi di digitalizzazione degli enti locale, benché in misura minore rispetto ad iniziative più proattive, alla ricerca di risorse economiche alternative e di un rafforzamento delle competenze digitali interne.
Il futuro della transizione digitale degli enti locali
L’indagine di TIG -Gruppo Maggioli mette in evidenza l’importanza dei finanziamenti del PNRR nel promuovere la trasformazione digitale negli enti locali, con un ruolo rilevante e efficace nello sviluppo dei progetti individuati. Tuttavia, emergono preoccupazioni sulla sostenibilità di queste iniziative oltre l’orizzonte del 2026 e sulla gestione futura dei progetti digitali, senza ancora un approccio condiviso per affrontare le sfide dei prossimi anni. Si guarda in particolare ad un rafforzamento delle competenze interne tramite iniziative di formazione, per prepararsi anche alla gestione di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, che andranno indubbiamente a “complicare” ulteriormente il perimetro di azione degli enti.
Per maggiori dettagli sui contenuti della X edizione del rapporto Digital Italy “Liberare il potenziale dell’innovazione – Il ruolo delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale” leggi la cover story sul numero di ottobre di Technopolis
Il rapporto sarà presentato il 19-20 novembre durante il Digital Italy Summit 2025 a Roma, presso l’Acquario Romano. Per maggiori informazioni visita la pagina dell’evento

