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La trasformazione digitale supportata dal Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dipende anche dagli ecosistemi dell’innovazione: reti, consorzi o altre forme di aggregazione di università, enti di ricerca, enti pubblici territoriali e altri soggetti pubblici o privati, che insieme possono realizzare progetti di ricerca applicata, formazione su competenze digitali, trasferimento tecnologico, supporto per investimenti e incubazione di startup. Dodici quelli previsti e finanziati (con 1,3 miliardi di euro di stanziamento interno al Pnrr) dal ministero dell’Università e della Ricerca, cinque dei quali dovranno essere ubicati nel Mezzogiorno.
Bisogna però andare altrove, nel più tecnologico e ricco Nord-Ovest, per il nuovo progetto di ecosistema appena approvato e finanziato dal ministero. Si chiama Nodes, sigla che sta per Nord Ovest Digitale E Sostenibile, e nasce sulla base di un progetto proposto dal Politecnico di Torino, a cui hanno aderito 24 partner pubblici e privati. La notizia di questi giorni è l’approvazione del progetto, a cui andranno 110 milioni di euro di finanziamento.
Queste risorse serviranno a creare nell’arco di un triennio nuove filiere di ricerca e industriali in sette ambiti del manifatturiero avanzato: Industria 4.0 per la mobilità e l’aerospazio; sostenibilità industriale e tecnologie green; industria del turismo e della cultura; montagna digitale e sostenibile, industria della salute e silver economy; agroindustria primaria e secondaria. Le aree geografiche direttamente coinvolte sono l’intero Piemonte, la Valle d’Aosta e le province di Como, Varese e Pavia, ma ci sono anche 15 milioni di euro destinabili ad “attività di ricerca e bandi a cascata a favore delle regioni del Sud del Paese”, fa sapere l’ufficio stampa del ministero del Politecnico di Torino. Proprio l’estensione geografica, e dunque il numero di imprese ed enti potenzialmente coinvolti, è stata un elemento chiave nella valutazione del progetto e nel suo finanziamento. Potenzialmente, vista la sua massa critica, Nodes potrebbe attrarre ulteriori risorse anche a livello europeo.