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Nuovi servizi digitali basati sulla Digital Transformation in Poste Italiane

INTERVISTA di Elena Vaciago, Associate Research Manager, The Innovation Group a Paolo Cerza, Responsabile Servizi Digitali per la Pubblica Amministrazione, Poste Italiane

Cerza

Quali sono le attività che si propone Poste Italiane per sostenere i processi di digitalizzazione e trasformazione in Italia?

Paolo Cerza. Dal 2015 Poste Italiane ha messo in atto una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di favorire i processi di trasformazione digitale nella Pubblica Amministrazione e in generale nella società italiana. L’idea è quella di seguire e sostenere da un lato i nuovi indirizzi dell’AgID, l’agenzia che guida i progetti di innovazione digitale nella PA italiana, dall’altro di tenere in attenta considerazione alcune discontinuità che stanno avvenendo, in termini di evoluzioni tecnologiche e di nuove opportunità derivanti dalla diversa propensione dei cittadini all’uso di servizi digitali, oltre che di nuove regole in arrivo dall’Europa. In quest’ottica, la missione principale di Poste Italiane è quella di pensare nuovi servizi digitali da rivolgere alle pubbliche amministrazioni e indirettamente ai singoli cittadini, valorizzando il più possibile gli asset tradizionali del Gruppo, ossia il core business dei servizi finanziari, di pagamento, assicurativi e legati alla logistica.

Quale approccio è stato scelto per raggiungere gli obiettivi di innovazione?

Paolo Cerza. L’approccio che seguiamo è non tanto quello di analizzare quanto si ha in portafoglio, ma piuttosto partire direttamente dalla comprensione dei bisogni dei cittadini e delle pubbliche amministrazioni, e in base a nostre intuizioni, capire come sviluppare nuovi servizi, sperimentando le nostre idee e cooperando con le altre direzioni aziendali. L’obiettivo è sviluppare servizi innovativi alla velocità richiesta dal mercato. Oltre a valorizzare gli asset core di Poste Italiane, siamo pronti a valorizzare servizi complementari sviluppati da terze parti, in particolare guardiamo con molta attenzione a quanto fatto dalle startup digitali.

Alcuni esempi di quello che state realizzando e qual è il vostro valore aggiunto?

Paolo Cerza. Stiamo cominciando ad erogare i nuovi servizi di Identity Provider basati sul framework pubblico SPID, che puntano a fornire ad ogni cittadino un’identità digitale che lo accompagna nell’accesso ai servizi pubblici con un livello di trust superiore. Punto di forza di Poste Italiane nei servizi di Identity Provider è sia la rete degli sportelli, sia quella dei portalettere, che potranno consegnare le credenziali SPID a domicilio portando a termine anche il riconoscimento de visu delle persone.

Altre soluzioni potrebbero nascere dal coinvolgimento di Poste Italiane in ecosistemi di servizi digitali rivolti a specifici ambiti, come la sanità, il turismo. In generale riteniamo che Poste Italiane possa giocare un ruolo speciale nel processo di trasformazione digitale in corso, ossia quello di accompagnare tutti, anche chi ha maggiormente difficoltà ad approcciare queste modalità di fruizione di servizi, gli anziani soprattutto, supportandoli con approcci ibridi che sollevano gli utenti da alcune interazioni dirette, ad esempio appunto tramite gli sportelli fisici e la rete dei portalettere.

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