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Lombardia capitale digitale del Paese

 

Prosegue il viaggio dell’innovazione nei territori, promosso da The Innovation Group (TIG), con l’ottava tappa dei Digital Regional Summit. Il “Lombardia Digital Summit”, tenutosi lo scorso lunedì 5 febbraio in collaborazione con Regione Lombardia, ha evidenziato la posizione di rilievo occupata dalla regione nel contesto dell’innovazione digitale in Italia. Attraverso le voci autorevoli di rappresentanti istituzionali, imprenditori ed esperti del settore, emerge un quadro articolato che punta a consolidare la leadership della Lombardia nel panorama tecnologico nazionale.

Con un Pil che rappresenta circa il 20% di quello italiano, un valore del mercato digitale stimato a più di 19 mld e la presenza di 28.000 imprese del settore IT/ICT, la Lombardia si posiziona al primo posto tra le regioni italiane per innovazione e sviluppo tecnologico. La regione vanta un altro primato: il numero degli addetti nel campo ICT si attesta intorno ai 269 mila lavoratori, rappresentando circa il 40% degli addetti impiegati nel settore in Italia.

Come ribadito da Renato Loiero, Consigliere del Presidente del Consiglio, Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Lombardia e, nel complesso, l’Italia stanno consolidando la propria posizione a livello europeo: “Se guardiamo ai dati, oltre il 28% delle aziende ICT sono in Lombardia e oltre Il 50% delle aziende in Italia ha svolto delle attività di innovazione nell’ultimo anno. Come Paese siamo in Europa i primi come investimenti del piano Next Generation EU su questi temi, con oltre 47 miliardi di euro e il 2024 è un anno di passaggio cruciale per portare le nostre aziende a pensare e ad agire in modo digitale”.

Due sono i punti chiave emersi durante il Summit: la Lombardia rappresenta la capitale digitale del Paese e l’intelligenza artificiale (AI) è destinata a permeare una molteplicità di ambiti, come dichiarato in apertura da Roberto Masiero, Presidente di TIG: “Questo evento si propone di dare conto dello stato dell’arte dell’innovazione, della trasformazione digitale e delle politiche promosse dalle imprese e dalle pubbliche amministrazioni (PA) nei territori della Lombardia, di gran lunga la capitale digitale del Paese. Quest’anno abbiamo scelto un filo di continuità nel viaggio dell’innovazione nelle Regioni italiane, ed è la grande onda dell’AI che non è, come talvolta si dice, una moda del momento, ma un fenomeno profondo destinato a permeare e poi a trasformare i modelli di business delle imprese, i servizi della PA e le nostre stesse vite”. Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia rassicura: “L’AI è già attiva nei nostri tessuti produttivi e occorre, come politica, predisporre regole riconosciute ovunque. Crediamo che l’innovazione e la ricerca siano elementi fondamentali per lo sviluppo di questa regione, che ha l’onore e l’orgoglio di essere una delle locomotive più importanti a livello europeo”.

Il Piano Regionale di Sviluppo e Sostenibilità (PRSS)

Sviluppo e sostenibilità sono i mantra della regione, come sottolineato dal Sottosegretario Controlli, Patrimonio e Digitalizzazione della Regione Lombardia, Ruggero Invernizzi: “Il PRSS rappresenta la chiave strategica per realizzare la visione della Regione Lombardia nella digitalizzazione. In risposta alla pandemia, abbiamo concentrato gli sforzi per migliorare i territori circostanti, consapevoli che l’innovazione spesso non caratterizza i piccoli centri, ma noi abbiamo voluto rendere più armonica l’intera realtà lombarda”.

Questo impegno nella digitalizzazione passa attraverso una molteplicità di settori, dalla sanità ai trasporti, dalle università alle imprese, con particolare attenzione all’industria, pilastro per la creazione di occupazione. Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia ha dichiarato: “Siamo stati in grado di cogliere i benefici dell’AI, grazie a un piano industriale che abbiamo lanciato nel 2023 per mantenere il primato di prima regione manifatturiera d’Europa. Uno dei pilastri è l’investimento sulla digitalizzazione delle filiere e degli ecosistemi produttivi che abbiamo individuato, per esempio per connettere i centri d’innovazione già presenti con le aziende diffuse sul territorio”.

La centralità del dato

La sfida per una digitalizzazione di successo è la gestione intelligente del dato. L’analisi dei dati mediante algoritmi di AI offre alle PA una visione d’insieme in tempo reale dell’evoluzione, ad esempio, dei flussi turistici o delle dinamiche delle attività commerciali. Un’applicazione è legata alla realizzazione di banche dati inerenti la geologia, il sottosuolo e i pericoli naturali come spiegato da Gianluca Comazzi, Assessore al Territorio e Sistemi Verdi di Regione Lombardia: “Sono tutte informazioni fondamentali per i professionisti e le altre PA, in particolare per la prevenzione del rischio nelle fasi di pianificazione territoriale e di progettazione degli interventi edilizi e infrastrutturali, ma sono anche a disposizione di cittadini ed imprese, sul nostro Geoportale”.

La centralità dei dati emerge anche nell’interpretazione dei bisogni sociali e nelle risposte che la PA deve fornire: la digitalizzazione sta influenzando la domanda e l’offerta di servizi di welfare, come sottolineato da Giovanni Azzone, presidente della Fondazione Cariplo: “Partendo dalla domanda sta accadendo che una parte dei servizi erogati dalla PA avviene ormai solo in modo digitale, creando un vero e proprio digital divide. La domotica e il welfare di precisione rappresentano un vero e proprio passo in avanti, occorrono però politiche pubbliche per gestire le criticità e le opportunità generate dalla digitalizzazione”.  

Il nodo delle competenze

Il tema delle competenze è uno degli ostacoli principali alla transizione digitale, soprattutto con l’avanzare dell’AI nelle imprese e nel settore pubblico. Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano, ha ricordato che sebbene la Lombardia conti il 17% degli studenti italiani, permane il problema della loro fuga all’estero a causa della limitata capacità delle aziende ad accoglierli. Considerando che l’AI dovrebbe essere adottata dal 75% delle aziende entro il 2028, la formazione nelle discipline scientifiche è fondamentale e, a tal proposito, la Rettrice afferma: “Abbiamo deciso di creare un centro di ricerca, un ponte tra università e imprese per aiutarle a introdurre l’AI nei processi e supportarli nello sviluppo di competenze interne. I nostri obiettivi sono aumentare gli iscritti alle facoltà tecniche e aumentare le borse di studio”. Avere una visione prospettica, risorse adeguate e fiducia nelle tecnologie come l’AI sono elementi fondamentali per le aziende, come ribadito da Stefano Rebattoni, vicepresidente di Assolombarda con delega a Transizione digitale e Innovazione tecnologica: l’associazione offre loro supporto attraverso la promozione di awareness, la creazione di reti e la messa a disposizione di risorse tramite il portale Bussola 4.0.

Le opportunità di un percorso di digitalizzazione di successo per la Regione Lombardia sono tante, grazie a una molteplicità di fattori: sta a quella che di fatto è la capitale italiana del digitale assumere il ruolo di locomotiva della trasformazione digitale italiana.

 

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