L’Agenda Digitale Toscana e la crisi pandemica: rimodulare l’offerta di servizi pubblici in chiave digitale

Tra le diverse iniziative sviluppate dalla Regione Toscana nel periodo di emergenza rientrano i numerosi interventi innovativi realizzati in ambito sanitario: dalla raccolta dei dati al monitoraggio dei tamponi e dei posti letto delle terapie intensive alla gestione delle informazioni che i pazienti in quarantena hanno fornito in maniera volontaria fino alla creazione dell’app #acasainsalute attraverso cui raccogliere informazioni o su un singolo paziente o su più soggetti che hanno dichiarato la loro disponibilità a utilizzarla.

Un’iniziativa di particolare successo e grazie a cui è stato evitato alle persone di recarsi presso gli studi medici è stato l’invio delle prescrizioni mediche via sms, utile soprattutto per le persone anziane o per chi, non disponendo di un pc o uno smartphone, aveva difficoltà ad accedere alle ricette presenti nel fascicolo sanitario elettronico: si consideri che dal 12 marzo ai primi giorni di giugno sono stati inviati un milione e 850mila sms con prescrizioni mediche con picchi di 65mila al giorno. In parallelo si è lavorato anche ad una applicazione per le farmacie sempre per il consulto delle ricette mediche. Con riferimento allo smart working si è passati, nell’arco di una settimana, da una quota pari al 12% dei dipendenti della Regione Toscana in lavoro agile ad oltre il 95% con un’estensione dei collegamenti in VPN e significativi aumenti nel ricorso a strumenti e piattaforme per  videoconferenze.

L’attività svolta già prima della diffusione della pandemia sull’Agenda Digitale della Regione ci ha consentito di affrontare la fase di emergenza in parte preparati, grazie soprattutto agli interventi sulle infrastrutture abilitanti, su cui si lavora da tempo, sugli standard, sulla sicurezza in rete e sui servizi di connettività contesto in cui gravano i ritardi accumulati nell’ambito del Piano Nazionale della Banda Ultra Larga, una problematica segnalata anche dal Presidente Stefano Bonaccini nella conferenza tra le Regioni, che ha evidenziato la necessità di un intervento tempestivo, in modo particolare in relazione alle scuole.

Nei mesi del lockdown la Regione è riuscita a fare fronte alla fase emergenziale, garantendo l’operatività e la continuità di molte attività pubbliche; in piena fase di chiusura abbiamo rinnovato il portale dei servizi digitali della PA toscana disponibili su open.toscana.it ed ora anche sulla app ufficiale di open toscana disponibile sugli store.

La fase della ripresa, seppur meno complessa sotto diversi aspetti, richiederà comunque un impegno straordinario, oltre che il proseguimento dell’adozione di metodi di lavoro e strumenti alternativi.

Saranno, dunque, necessari ulteriori sforzi, ottimizzando quanto realizzato (velocemente) durante l’emergenza e migliorando la qualità degli strumenti di cui attualmente si dispone: bisogna pensare a riformulare sin da ora l’offerta di smart working e di e-learning, ed in generale di azioni per le competenze digitali, oltre che individuare le migliori strategie per promuovere la semplificazione amministrativa. È, infatti, questo il momento più opportuno per farlo, proponendo in contemporanea la riorganizzazione dei servizi pubblici in chiave digitale. In questo modo sarà possibile accelerare ulteriormente alcune dinamiche positive già in atto e raggiungere con maggiore facilità alcuni obiettivi che chi si occupa di transizione al digitale si è posto da tempo.

CONTRIBUTI

I contributi di questa sezione comprendono documenti, relazioni e sintesi di interventi effettuati dai Relatori delle Web Conferences, degli Eventi Territoriali e del DIGITAL ITALY SUMMIT promosso da The Innovation Group.

Essi possono includere, inoltre, articoli e Paper che abbiamo ritenuto di particolare interesse per aprire o contribuire al dibattito sulle politiche industriali e sull’impatto dell’innovazione tecnologica sul mercato e sull’industria del digitale sull’organizzazione delle imprese, della Pubblica Amministrazione, del Terzo Settore e del lavoro.


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