LA SETTIMANA DIGITALE – LE LINEE GUIDA DEL RECOVERY FUND
La settimana digitale – Le linee guida del Recovery Fund

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L’Italia prepara le linee guida per accedere ai fondi del Recovery Fund: scuola e sanità digitale, 5G, banda ultralarga e smart working le principali priorità del governo. In arrivo il Piano Voucher e le nuove disposizioni per lo sviluppo di Industria 4.0. Nuovo capitolo della tech war USA-Cina: ancora attenzione sul social Tik Tok.

IL RECOVERY FUND

Recovery Plan: fisco a supporto riconversione imprese e web tax

 Come emerge dalle “Linee guida del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, il documento con cui il Paese risponde all’iniziativa europea “Next Generation EU”, «le scelte fiscali dovranno supportare la politica industriale nel processo di riconversione successivo alla crisi sanitaria e accompagnare il cambiamento in senso sostenibile, agevolando le produzioni in quei settori dove l’emergenza epidemiologica ha evidenziato una carenza produttiva a fronte di una evidente necessità per gli approvvigionamenti nazionali». «La crisi epidemiologica – prosegue la nota – ha impresso una forte accelerazione ai processi di digitalizzazione e reso ancora più  cogente l’esigenza di rispondere alle sfide fiscali poste dalla digitalizzazione dell’economia».

«In questa prospettiva, assume un rilievo ancora maggiore il negoziato che si sta proseguendo in sede Ocse sulla riforma della tassazione delle multinazionali, incluse quelle digitali. L’obiettivo fissato in sede G20 è la sottoscrizione, entro fine anno, di un accordo politico sulla parziale modifica dei criteri di allocazione internazionale della base imponibile societaria per ridurre le possibilità di profit shifting delle multinazionali e sull’introduzione di un livello minimo di tassazione effettiva per le stesse imprese».

Sono 557 i progetti elaborati dal nostro paese per accedere ai fondi del Recovery Fund. Il piano, in fase di elaborazione, dovrà essere consegnato a Bruxelles all’inizio dell’anno prossimo.

In particolare sul fronte del digitale, sono previsti interventi in ambiti quali digitalizzazione della scuola, smart working, 5G, banda ultralarga e piano cashless.

ELENCO DI TUTTI I PROGETTI PROPOSTI

 Il Ministro Paola Pisano, in merito alle priorità da stabilire per l’utilizzo del Recovery Fund, ha parlato del bonus PC e Internet per famiglie con ISEE al di sotto di una certa soglia, affermando che «i primi voucher verranno erogati a fine settembre, mentre per gli altri si dovrà attendere la fine del 2020».

Recovery Fund, 27 miliardi per la Transizione 4.0

Il Recovery Fund come occasione per accelerare la trasformazione digitale in Italia. È questo l’obiettivo del ministro del Mise Stefano Patuanelli che ha annunciato un investimento di 27 miliardi in 5 anni per il 4.0.

Nel dettaglio Patuanelli ha annunciato che «si sta cercando di rafforzare tutto il pacchetto 4.0 con un focus particolare sulla ricerca e lo sviluppo portando le aliquote su base volumetrica al 20% e si investirà nei prossimi 5 anni circa 27 miliardi di euro sul 4.0».

«Gli investimenti – ha aggiunto Patuanelli – faciliteranno il passaggio al digitale di industrie e pubblica amministrazione, condizione necessaria per far progredire l’economia italiana e permettere al nostro Paese di rimanere la seconda potenzia manifatturiera d’Europa. Oltre al rafforzamento del piano Transizione 4.0, particolare importanza avrà anche la copertura delle reti 5G nel territorio nazionale».

Nel dettaglio, con il Piano saranno mobilitati 7 miliardi di euro di risorse per le imprese che maggiormente punteranno sull’innovazione, gli investimenti green, in ricerca e sviluppo, in attività di design e innovazione estetica, nonché sulla formazione 4.0.

TECH WAR – IL CASO TIK TOK

Corte Usa sospende lo stop di WeChat. TikTok, la Cina minaccia il blocco di Apple e Trump ci ripensa: divieto slitta al 27, ok a patto con Oracle

Apple e altre grandi aziende americane come Boeing, Cisco e FedEx rischiano di essere vietate in Cina come risposta al divieto di Trump di utilizzare le app WeChat e Tik Tok negli USA. Ad annunciarlo è stato il governo di Pechino attraverso il ministero del Commercio che ha richiesto maggiori dettagli su una lista di società straniere ritenute pericolose o potenzialmente tali per la sicurezza nazionale, lo sviluppo economico e gli interessi cinesi.

Nel frattempo Donald Trump ci ripensa e dà il proprio consenso alla proposta di accordo di Oracle-Walmart per l’acquisto delle attività negli USA di TikTok, rinviando lo stop dell’utilizzo dell’app (che sarebbe dovuto scattare tra il 20 e il 21 settembre) al prossimo 27 settembre.

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La decisione va, così, ad aggiungersi all’intervento della giustizia americana che nei giorni scorsi aveva sospeso il ban del Presidente relativo all’app WeChat (che tuttavia al momento non può più essere scaricata sul territorio americano). Il pronunciamento della corte è avvenuto dopo la denuncia presentata da US WeChat Users Alliance secondo cui vietare Wechat avrebbe significato violare la libertà di parola dei cinesi americani, che usano l’app per comunicare principalmente con le loro famiglie in Cina.

BANKING & FINTECH

Italia, terra di fintech e techfin. Milano in top 20

Allo stato attuale in Italia si contano 345 fintech e techfin: nel dettaglio il 74% delle startup censite sono fintech mentre il 24% techfin; di queste 169 sono in Lombardia.

A dirlo è una ricerca di Ernst & Young dal titolo “Fintech waves – the italian fintech ecosystem” realizzata insieme al Fintech District, secondo cui le principali aree in cui crescerà il fintech saranno l’open banking, la cybersecurity e cyber insurance.

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Secondo l’analisi il mercato del fintech in Italia, seppur ancora piccolo e molto diversificato, ha un altissimo potenziale. In Italia, infatti, l’interesse per l’innovazione nei servizi finanziari è in crescita sia presso la clientela retail sia presso gli investitori. Sebbene gli italiani vedano ancora gli operatori tradizionali come primo punto di contatto (il 55% di essi si rivolge dapprima alla banca o alla compagnia di assicurazioni tradizionali per l’acquisto di un nuovo prodotto), il tasso di adozione delle soluzioni fintech in Italia è in aumento (+51% nel 2019 secondo l’EY FinTech adoption index).

Tuttavia, il 75% delle realtà intervistate si trova ancora nelle fasi inziali del proprio percorso di (early stage ed early growth) e sono finanziate tramite risorse personali o business angel.

Il panorama italiano è guidato dalle startup di crowdfunding (71), seguito da quelle che si occupano di analisi dei dati, apprendimento automatico e intelligenza artificiale (35), pagamenti smart (34) e servizi di lending/credito (30).

Lo studio mostra, infine, come il settore si sia mostrato resiliente al coronavirus, «anche da un punto di vista di accesso a nuove fonti di finanziamento. In particolare, le principali attività di fundraising nell’arco dei primi 8 mesi del 2020 hanno raggiunto la cifra di 90 milioni di euro».

LO STUDIO

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