LA MICROMOBILITà SI FA STRADA: DUE CHIACCHIERE CON SALVATORE PALELLA, FONDATORE DI HELBIZ
La micromobilità si fa strada: due chiacchiere con Salvatore Palella, fondatore di Helbiz

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Durante l’evento Telepass Pay Ecosystem, abbiamo avuto modo di ascoltare l‘esperienza di Helbiz, scale up operante nell’ambito della micromobilità che nasce negli Stati Uniti per offrire servizi di mobilità integrata e risolvere il problema dell’ultimo miglio.

È notizia recente l’arrivo a Milano del servizio di bike sharing che metterà a disposizione per la prima volta biciclette elettriche in free floating, una piccola “rivoluzione” per la mobility milanese su 2 ruote, che va ad aggiungersi a Mobike (servizio di free floating che però non mette a disposizione e-bike) e a BikeMi (station based ossia non a flusso libero). A introdurre il nuovo servizio sarà Helbiz, società di micromobilità urbana fondata nel 2016 negli Stati Uniti e attiva in diversi Paesi del mondo (tra cui l’Italia) che permette appunto l’utilizzo di monopattini e bici elettriche in sharing.

Helbiz ha oggi uffici a New York, Milano, Madrid, Belgrado e Singapore ed è già attiva con programmi pilota, in Italia, a Milano, Roma, Torino, Verona, in Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Singapore e Georgia. Il gruppo ha creato l’App HelbizGO con la quale gli utenti possono geolocalizzare, noleggiare e sbloccare i monopattini elettrici direttamente con un tap sul telefono e lasciare i mezzi sul marciapiede una volta terminata la corsa.

Di recente, inoltre, Helbiz ha vinto un bando del Comune di Milano per rendere disponibili 2.500 bici a pedalata assistita: il modello è stato già presentato, si chiamerà “Greta” e il servizio in condivisione costerà 7 centesimi al minuto. Del resto, la bici elettrica si sposa bene con le esigenze di intermodalità e di copertura dell’ultimo miglio, potendo collegare un parcheggio, una stazione dei treni o una fermata del TPL, alla destinazione finale. «L’elemento integrativo è molto forte nelle città, soprattutto in quelle di maggiori dimensioni e maggiormente abitate, per questo abbiamo deciso di investire nell’ultimo miglio e di farlo in maniera sostenibile» afferma Salvatore Palella, CEO di Helbiz, nel suo intervento all’evento Telepass Pay Ecosystem, tenutosi lo scorso 22 gennaio alla Fondazione Feltrinelli.

Come nasce Helbiz?

Siamo partiti dalla California, una delle prime aree a riconoscere l’importanza strategica della micromobilità in quel periodo – ha spiegato Salvatore Palella. Successivamente abbiamo deciso di investire in aree dove il fenomeno non era particolarmente sviluppato: siamo stati i primi a introdurre il monopattino elettrico a Milano, un percorso non privo di difficoltà che, però, grazie ad un importante accordo con le istituzioni, ci porta ad essere il primo player di micromobilità in Italia, dove contiamo 400.000 iscritti.

Qual è il vostro business model?

Helbiz è contraria a quella che noi definiamo «invasione dell’offerta»: il nostro obiettivo è iniziare ad offrire un numero di servizi e mezzi limitato, così da controllare meglio le nostre flotte e garantirne una maggiore qualità. Per queste ragioni per adesso non introdurremo altri mezzi, pur avendone le possibilità.

Non ci affidiamo ad un fornitore esterno per la ricarica, siamo noi stessi ad occuparcene. I nostri operatori, inoltre, possono intervenire anche nella manutenzione straordinaria e ordinaria del mezzo. È questo lo spirito con cui ci stiamo muovendo sul mercato, un approccio percepito positivamente anche dalle istituzioni: di recente abbiamo ottenuto dal District Department of Transportation (DDOT) una licenza di 12 mesi per operare come gestore di un servizio di e-bike free floating a Washington, dove abbiamo portato la nostra flotta di quasi 2.000 biciclette elettriche a partire dal 1° gennaio 2020.

Dal suo punto di vista, ad oggi quali sono i principali limiti per un maggiore sviluppo delle nuove forme di mobilità (micromobilità, mobilità elettrica, sharing, ecc..)? Quali principali sviluppi prevedete?

Attualmente per lo sviluppo della micromobilità ci sono alcuni limiti strutturali nelle nostre città che presto diverranno un acceleratore per diffondere la micromobilità. L’Italia come la Spagna e il Portogallo ha un numero di giornate di pioggia davvero esiguo rispetto ad esempio alla Germania o ai Paesi Bassi per cui l’utilizzo delle biciclette elettriche e dei monopattini crescerà in modo organico alla loro diffusione e alla comodità e al livello di integrazione con il trasporto pubblico che questi mezzi green permettono negli spostamenti.     

Quanto l’utilizzo di canali digitali ha inciso e incide sul vostro rapido sviluppo? Quali sono le principali attività che sviluppate per creare sempre migliori esperienze utente (UX/CX)?

L’esempio pratico del fatto che Helbiz sia a tutti gli effetti una tech company è proprio nella capacità di offrire nuove user experience partendo dalla micromobilità ma andando a coprire esigenze che portano valore alla nostra customer base e ci differenziano dai nostri competitors. A seguito della partnership strategica fatta con Telepass che permette ai clienti delle due piattaforme di scegliere servizi usando le rispettive app, solo due settimane fa abbiamo siglato un accordo con Tinaba e Alipay per promuovere il noleggio cashless dei mezzi elettrici in città. Abbiamo semplificato, grazie alla tecnologia di Alipay la piattaforma di pagamento più diffusa al mondo, il prelievo di monopattini ed e-bike, con particolare attenzione ai turisti cinesi e dal sud-est asiatico che, come sappiamo, sono una quota considerevole del flusso turistico in tutte le città d’Europa. Alla partnership si aggiunge la collaborazione con Tinaba, l’ecosistema digitale per la gestione del denaro supportata dai servizi bancari e finanziari di Banca Profilo che renderà immediato il noleggio via mobile per tutti gli utilizzatori.

Cosa vi augurate per il futuro?  

“Per noi che ci occupiamo di mobilità integrata all’ultimo miglio, il tema sarà la possibilità per il cittadino di poter usufruire di un biglietto o abbonamento unico. L’evoluzione del settore passerà attraverso lo studio del traffico e dei suoi picchi e l’incremento dei flussi degli spostamenti green, facilitando i collegamenti di tutte le aree della periferia verso il centro città”. La città ideale è e sarà sempre di più quella che restituisce ai cittadini il loro tempo e una qualità di vita all’altezza delle loro aspettative, e crediamo che Helbiz sia parte di questo percorso.