Spesso quando si affronta il tema della trasformazione digitale si tende a porre l’accento sulle aree applicative e sugli impatti di business dell’uso delle tecnologie e del digitale dentro e fuori l’azienda: performance management, customer experience, l’evoluzione dei modelli di business in azienda sono solo alcuni dei temi ricorrenti sotto il più ampio cappello della trasformazione digitale.

Non bisogna d’altra parte dimenticare che il successo di progetti in questi ambiti è influenzato significativamente dalla capacità di dare risposte tempestive ed efficaci da parte dell’infrastruttura ICT su cui tali progetti si basano. Flessibilità, performance, scalabilità e reattività sono gli elementi sempre più imprescindibili in un’infrastruttura moderna e digital-ready: essere in grado di adattarsi e fronteggiare le sfide del business diviene condizione fondante di ogni infrastruttura IT in una strategia complessiva di digital transformation.

Architetture di Hybrid Cloud, i software-defined data center, l’edge computing, i container e i microservizi, la tecnologia serverless, l’Infrastructure-as-a-code, la robotic process automation (RPA), le architetture basate su API, nuovi processi di sviluppo Agile e di integrazione con le operation IT come DevOps  e i nuovi rischi legati alla sicurezza sono solo alcuni dei temi che riguardano l’evoluzione e la progettualità sul futuro dell’infrastruttura ICT delle aziende

 

Tutti questi temi saranno al centro della discussione e degli interventi del Technology Infrastructure Summit 2018, che si terrà il prossimo 20 settembre a Milano. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere il confronto tra esperti, tecnologi e aziende nel panorama italiano della trasformazione digitale.

A chi si rivolge

CIO, responsabili infrastruttura, direttori sistemi TLC/networking, Architecture & System Engineering di aziende italiane end user

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