L’Open Banking entra nel vivo: con l’attuazione della PSD2 a fine marzo sono iniziati i test ed entro settembre tutte le banche dovranno rendere disponibili le API per la condivisione dei dati.

Secondo ABILab più della metà delle banche italiane ha in corso o realizzato iniziative con al centro l’Open Banking ma solo una piccola minoranza si trova a un livello avanzato.

Open Banking significa molto di più della normativa PSD2. Per le banche, Open Banking significa arricchire il portafoglio di servizi bancari rivolti sia alle famiglie che alle imprese fino a pensare di modificarne il modello.

La banca sta diventando piattaforma? Questo sta avvenendo sia per le banche di grandi dimensioni sia per gli intermediari più piccoli che utilizzano piattaforme aperte multi-operatore?

Open Banking significa muoversi direttamente con partnership tecnologiche e con Fintech per sfruttare le opportunità che esse mettono a disposizione in modelli di fintegration.

La banca può e deve diventare una piattaforma aperta che pensa ai servizi, mette la relazione con il cliente al centro e non il prodotto. La banca diventa sempre di più un’azienda orientata alle tecnologie e alla relazione e non deve fermarsi ai servizi finanziari ma capire e migliorare la gestione dei bisogni del cliente e aggregare prodotti e servizi anche di altri più che essere anche fabbrica di propri prodotti che possono diventare velocemente commodity.

Il webinar, Open Banking: non solo PSD2 ma modello per mettere i bisogni del cliente al centro che è propedeutico al workshop del 15 Maggio si concentrerà su come sta evolvendo l’open banking con il contributo di Carlo Giugovaz, Fintech Influencer, CEO, Supernovae Labs guardando ad esperienze internazionali e su quali opportunità si aprono anche per le banche italiane.

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