Nel 2020 gli investimenti in nuove tecnologie digitali hanno mostrato per la prima volta una dinamica anticiclica rispetto al PIL, e promettono di crescere ancora di più quest’anno
Nel contesto dell’ampia visione del suo intervento alle Camere, il Presidente Draghi è stato piuttosto cauto nell’enunciare la strategia del suo Governo per la trasformazione digitale del Paese.
Il 2020 è stato un anno di forte discontinuità rispetto al passato. La crisi generata dalla pandemia ha avuto impatti significativi in diversi ambiti con forti ripercussioni soprattutto dal punto di vista economico
Il 2020 è stato un anno di forte e inattesa discontinuità: la pandemia ha imposto modifiche profonde alle agende dei governi, delle imprese e delle organizzazioni pubbliche con impatti sulle dimensioni della ripresa economica e dell’innovazione dell’intero sistema che si prospettano ancora incerte nel 2021.
Con il lockdown si moltiplicano le best practice volte a conservare la relazione con i clienti e ad arricchire la customer experience. Le nuove tecnologie sono protagoniste di questa accelerazione verso la trasformazione digitale.
“Il Paese Innovatore – Un decalogo per reinventare l’Italia”
Discuteremo con molti protagonisti dell’innovazione digitale del nostro Paese nel corso della ”tre giorni” del Summit, che si svolgerà dal 19 al 21 Ottobre quasi completamente in forma digitale e a cui ognuno potrà partecipare in streaming.
Durante la pandemia il Pmi (Purchasing Manager’s Index) di Eurolandia ha toccato un minimo di 33,4 (l’indice si considera positivo, cioè indica una crescita del mercato degli acquisti, quando è superiore a 50) a maggio, mentre prima dell’arrivo del Covid-19 “viaggiava” tra 52 e 60.
Mai come in queste ultime settimane dopo il lockdown in cui media, business e politica stanno discutendo di quali dovranno essere le priorità da dare alla strategia di ripresa economica e sociale del Paese
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