I CANALI DIGITALI PER RIDISEGNARE LA MOBILITà DOPO IL COVID19
I canali digitali per ridisegnare la mobilità dopo il Covid19

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Il Covid19 ha impattato notevolmente nel mondo dei trasporti, ma una nuova esperienza di mobilità, supportata da adeguati strumenti digitali, sarà un enabler fondamentale per il rilancio del settore.

Si è tenuto lo scorso 8 luglio l’evento Smart & Connected Mobility Summit 2020, organizzato da The Innovation Group con l’obiettivo di comprendere l’impatto del Covid19 sul mondo dei trasporti e sulle iniziative di smart mobility, soprattutto in seguito al lockdown che tra marzo e maggio ha notevolmente ridotto la domanda di mobilità.

Come affermato da Paolo Guglielminetti, Partner Global Railways & Roads Leader, PwC Italia, il Covid19 è stato un vero e proprio «cataclisma» che ha reso «indispensabile riflettere su una prospettiva di medio/lungo periodo che prenda in considerazione tutti i cambiamenti, anche nella domanda, che sono avvenuti a causa dell’emergenza sanitaria».

In questo scenario per gli operatori mobili la vera sfida sarà nel prossimo futuro quella di «ricreare il Trust dei viaggiatori», un obiettivo per il cui raggiungimento svolgeranno un ruolo fondamentale i canali digitali.

Si pensi, ad esempio, al TPL che durante il lockdown ha visto ridurre in maniera significativa il traffico (-85%/90%) per poi riprendersi (solo parzialmente) in un secondo momento (-60/80%).

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Fonte: PwC, 2020

 

Le forti perdite subite dal TPL rendono, da un lato, necessario ripensare i servizi di mobilità (immaginando anche delle offerte differenti da quelle del TPL tradizionale), dall’altro avvalersi di strumenti tecnologici a condizioni economiche sostenibili. Ad esempio, una maggiore apertura dei dati da parte degli stakeholder potrebbe rendere il sistema di trasporto più sicuro, aumentando, come suggerito in precedenza, il livello di fiducia dei passeggeri e migliorandone la percezione sulla sicurezza. Per ripromuovere la propensione a viaggiare e superare le paure generatesi, bisognerà, inoltre, applicare avanzate tecniche di precision marketing per gestire le informazioni relative ai clienti.

Il tema del trust è stato affrontato anche da Mario Nobile, Direttore Generale, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha parlato di come durante la fase più acuta dell’emergenza si sia cercato, attraverso progetti pilota, di ricorrere alla tecnologia già esistente per fornire informazioni precise in real time su assembramenti e dematerializzare del titolo di viaggio, così da evitare qualsiasi tipologia di contatto.

Sulla necessità di intervenire per rilanciare il TPL e utilizzare lo strumento digitale per aumentare il trust dei passeggeri (evitando, ad esempio, gli assembramenti sui mezzi pubblici e favorendo il distanziamento) sono intervenuti anche Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Ambiente, Comune di Milano (secondo cui «il trasporto pubblico dovrà rimanere un asse portante della mobilità») ed Elena Sala, Direttore Area Trasporto Pubblico, Comune di Milano, che ha ricordato come adesso, nell’ambito del Comune, vengano studiate le nuove abitudini dei passeggeri milanesi. Inoltre, ci si aspetta un maggior utilizzo nel breve dell’utilizzo dei mezzi sostenibili. Tali tematiche sono state poi riprese anche da Roberto Carreri, Direttore Ricerca, sviluppo e innovazione digitale, ATM, secondo cui bisogna promuovere lo sviluppo di una mobilità intermodale, in un’ottica di Mobility As a Service, e Diego Soulé, Market Manager, Allianz Partners Italia, per il quale il nuovo mega trend della mobilità intermodale andrà a scardinare le attuali logiche assicurative.

Per Roberta Graziosi, Head of Marketing, Partnership and Commercial Promotions, Trenitalia, la vera necessità è mantenere e incrementare le operazioni di fidelizzazione del cliente, motivo per cui lo scorso giugno Trenitalia ha lanciato una nuova app che, tra le altre cose, permette il check-in digitale sul treno. Anche all’interno di Alitalia sono state modificate radicalmente le strategie di innovazione digitale. In particolare, come spiegato da Mascia Salucci, Head of Digital Sales, Acquisition & Analytics del vettore nazionale, all’interno di Alitalia è stato adottato durante l’emergenza un approccio data sharing molto più consistente ed esteso rispetto al passato, incrementando, altresì, la capacità degli stakeholder di collaborare per garantire quella che adesso è diventata la principale priorità per tutti, ossia, la sicurezza.

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Quali opportunità per la mobilità sostenibile

La grande spinta alla digitalizzazione generata dall’emergenza può essere interpretata anche come un’importante occasione di sviluppo della mobilità sostenibile. Infatti, per Riccardo Breda, Enterprise Sales Leader, Cisco, il principale presupposto per la diffusione di una mobilità elettrica, condivisa e sostenibile è la realizzazione di un’infrastruttura che garantisca elevati standard di connettività: al riguardo si rende necessario lo sviluppo di una piattaforma che coniughi sicurezza e innovazione con un’attenzione particolare alle persone e all’efficienza organizzativa per i gestori dell’infrastruttura. Anche per Dario Palma, CASE Implementation Manager, Mercedes-Benz Italia «il futuro della mobilità è racchiuso nei quattro concetti chiave: connessa, autonoma, condivisa ed elettrica». «Del resto – ha affermato Stefano Sordelli, Future Mobility Director, Volkswagen Group Italia – la mobilità elettrica è una delle principali forme di business che si stanno affermando oggi». Al riguardo, Federico Caleno, Head of e-Mobility Italy, Enel X, ha parlato di come all’interno di Enel X si stia lavorando, da un lato, per minimizzare il tempo di ricarica delle batterie, dall’altro per aumentare le stazioni di ricarica (l’idea è di installarne 1.500 equivalenti a 3.000 punti di ricarica).  Per favorire la trasformazione all’elettrico o all’ibrido, infine, Fabio Saiu, Director Leasing & Rental Europe, Geotab ha presentato la soluzione ideata da Geotab che prevede particolari funzionalità di fleet management per ottimizzare ed efficientare il funzionamento di flotte miste.

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