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L’ultimo miglio del Pnrr, in partenza i bandi per i Comuni

Il Pnrr arriva all’ultimo miglio, quello che porta agli enti della Pubblica Amministrazione locale, e più precisamente ai quasi ottomila Comuni italiani. Il Dipartimento per la trasformazione digitale, guidato dal ministro Vittorio Colao, ha loro destinato 390 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e in particolare 100 milioni per lo sviluppo dei servizi di identità digitale (Spid e la carta d’identità elettronica), 200 milioni per il sistema di pagamento pagoPA e 90 milioni per l’applicazione Io.

Le risorse saranno erogate tramite voucher, secondo un criterio misto che terrà conto sia dell’ordine di presentazione delle domande sia della dimensione del Comune. Sul totale dei 390 milioni di euro il 40% sarà riservato ai Comuni del Meridione.

Ora si entra nel vivo, con la pubblicazione dei tre primi bandi, dedicati a progetti di estensione dell’utilizzo di Spid e Cie, all’app Io e alla piattaforma PagoPA, e rivolti a una platea potenziale di 7.904 Comuni. Per potersi candidare è necessario che un rappresentante legale o delegato dell’ente locale si iscriva alla piattaforma PA Digitale 2026 e poi, a procedura completata, dovranno essere indicate le persone (al massimo tre) autorizzate a inserire informazioni e inoltrare la documentazione per la candidatura. Quest’ultima, per essere considerata valida, dovrà riportare la firma digitale del rappresentante legale del Comune.

La piattaforma Web include procedure guidate che semplificano la compilazione e l’inoltro delle candidature. L’esito delle richieste di candidatura sarà pubblicato il 3 maggio. Se e quando la candidatura verrà accettata, si dovrà poi richiedere (tramite procedura guidata sul sito del Dipe, Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica) un codice identificativo detto Codice Unico di Progetto, o Cup. La pubblicazione degli esiti delle candidature è fissata a inizio maggio.

Nel corso del mese di maggio saranno poi pubblicati altri bandi riguardanti progetti di migrazione in cloud e di adozione della “piattaforma notifiche”, un sistema informatico con cui gli enti della PA potranno notificare a persone fisiche e giuridiche gli atti amministrativi con valore legale. Oltre agli avvisi pubblici rivolti ai Comuni, prossimamente saranno attivati altri bandi rivolti a Regioni, Province, Asl, scuole, Università ed enti di ricerca.

Per aiutare le aziende a essere costantemente aggiornate, in modo da proporre soluzioni ed effettuare investimenti coerenti con le priorità strategiche del Paese, The Innovation Group ha attivato un servizio di “Pnrr tracking”. Le opportunità legate alla trasformazione digitale, come noto, sono principalmente concentrate nella “Missione 1”, sebbene attraversino anche altre sezioni del Piano.

Il grafico seguente dettaglia la destinazione degli investimenti in tecnologia digitale della “Missione 1”:  2,1 miliardi di euro (oltre un terzo del totale, il 35,5%) andranno ai progetti riguardanti servizi della PA e di cittadinanza digitale, un altro miliardo servirà a promuovere la migrazione al cloud, mentre valgono ciascuno più di 600 milioni euro i progetti di infrastrutture digitali, quelli per dati e interoperabilità, quelli di cybersicurezza e di digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali. Una piccola quota dello 0,5%, cioè 30 milioni di euro, servirà per il potenziamento dei centri per l’impiego.

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