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La scommessa di Microsoft per l’aviazione sostenibile

Microsoft coglie la scommessa dell’aviazione sostenibile. L’azienda di Redmond investirà 50 milioni di dollari per aiutare la connazionale LanzaJet a produrre carburante ecologico a partire da etanolo recuperato da processi industriali e agricoli. Il nome è relativamente nuovo e poco noto, ma le cifre in gioco sono notevoli. LanzaJet è nata nel 2020 per iniziativa di LanzaTech, un’azienda biotecnologica statunitense che si occupa di riciclo del carbone. L’azienda “figlia” ha come missione la produzione di carburante sostenibile per il settore dell’aviazione e ha inizialmente raccolto 25 milioni di dollari di finanziamenti dalle società d’investimento giapponesi Suncor Energy Inc. e Mitsui & Co. e ulteriori risorse dalla compagnia aerea All Nippon Airways. Può inoltre contare su un fondo governativo da 14 milioni di dollari, messo a disposizione dal Dipartimento dell’Energia statunitense. 

A queste risorse si aggiungono ora i 50 milioni di dollari promessi da Microsoft, i quali serviranno a sostenere l’avvio della produzione di biocarburante nello stabilimento LanzaJet di Soperton, in Georgia. Qui, grazie al contributo di Microsoft, sarà costruito il primo sito produttivo al mondo alcohol-to-jet, ovvero un impianto che sfornerà carburante ecologico (nonché low-cost) ottenuto da etanolo di scarto, derivante da processi e materie prime industriali e agricoli.

LanzaJet ha fatto sapere che la costruzione dell’impianto è “ben avviata”, che alcuni moduli sono già stati ultimati e che l’ingegnerizzazione del sito produttivo è in fase di completamento, nonostante i ritardi di produzione e le difficoltà di fornitura che affliggono (ormai da un paio d’anni, causa pandemia) diverse supply chain. L’aspettativa è di arrivare a produrre già dal 2023 circa 10 milioni di galloni (quasi 38 milioni di litri) di sustainable aviation fuel (Saf)  e di diesel ottenuti da etanolo sostenibile, per poi raggiungere entro il 2030 il traguardo di un miliardo di galloni di Saf prodotti. Se così sarà, LanzaJet avrà contribuito per un terzo all’obiettivo annunciato dall’amministrazione di Joe Biden, che è quello di produrre sul territorio Usa 3 miliardi di galloni Saf entro la fine del decennio. L’Unione Europea, invece, per il settore dell’aviazione punta a incrementare del 65%, entro il 2050, l’impiego di carburante ecologico mescolato al petrolio.

La roadmap di Microsoft per diventare “carbon negative” (Fonte: Microsoft)



L’investimento pianificato da Microsoft è parte del suo Climate Innovation Fund e si inserisce nell’ambizioso obiettivo di lungo periodo dell’azienda di Redmond: diventare carbon negative entro il 2030, ovvero eliminare dall’atmosfera, entro quella data, le emissioni di gas serra emesse sia direttamente sia attraverso l’intera filiera di fornitura e di valore. Oltre a farle raggiungere obiettivi di responsabilità sociale d’impresa, l’impegno nel progetto di LanzaJet potrà servire a Microsoft anche per accedere a fonti di energia verde con cui alimentare i propri data center.

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